Il bombardamento dell'Abbazia di Montecassino, 15 Febbraio 1944
La ricerca è sempre in corso e la pagina potrà subire modifiche e integrazioni.
Per chi non conosce questo tragico evento e il contesto in cui avvenne, è consigliabile un'introduzione preliminare tramite la lettura sia della cronologia delle battaglie per Cassino sia, eventualmente, degli articoli correlati.
Premessa.
La descrizione del bombardamento aereo dell'Abbazia di Montecassino è rintracciabile in vari volumi che trattano delle battaglie per Cassino e il suo svolgimento è stato minuziosamente filmato e ampiamente proposto in filmati e cinegiornali dell'epoca.
Gli autori che si sono di volta in volta cimentati nella narrazione hanno elencato orari, numero di incursioni e/o di aerei, libbre o tonnellate di bombe sganciate, ecc.,
mettendo in evidenza discrepanze e contraddizioni tra l'una e l'altra descrizione, a volte incorrendo in grossolani errori pur citando le stesse fonti.
Per questo motivo e con il solo intento propositivo, abbiamo deciso di condurre una ricerca per tentare di definire quanto
meglio possibile le caratteristiche tecnico-numeriche delle incursioni aeree, cercando corrispondenze e convergenze con le descrizioni bibliografiche
e introducendo, dove necessario, alcune motivate ipotesi.
La ricerca: presupposti e finalità
La ricerca ha avuto come base di avvio il volume di Andrew J. Brookes che a nostro avviso contiene la più completa descrizione, almeno dal punto di vista numerico, delle incursioni aeree sull'Abbazia, anch'essa comunque non priva di imprecisioni; a questa abbiamo affiancato la "stringata" cronologia ufficiale dell'USAAF e il resoconto redatto da Molony nella sua estesa opera
"Between 09.25 and 10.05hrs on the 15th February a force of 142 B-17's (37 from 2nd Bomb Group, 35 from 97th Bomb Group, 38 from 99th Bomb Group
and 32 from 310th Bomb Group) dropped 387 tons of 500lb general purpose bombs and 66 tons of 100lb incendiary bombs on the abbey buildings and
courtyards from heights between 15,000ft and 18,000ft. Within the hour a further 87 B-25's (from the 321st and 340th Bomb Groups) and B-26's
(from 319th Bomb Group) added their contribution of 283 1,000lb bombs.
On the 16th the Desert Air Force launched 72 Kittyhawks in poor weather to continue the bombardment. Only 40 reached the Abbey to drop 14.5 tons
of 500 and 1,000lb bombs. The next day 51 Kittyhawks bombed the abbey. Five groups of Mustangs and Kittyhawks bombed the abbey again on the
17th february between 16.00 and 17.00hrs, but the weight of bombs for both days only totalled 23.5 tons."
Andrew J. Brookes, Air War Over Italy, Ian Allan Pubblication, 2000
COMBAT CHRONOLOGY OF THE US ARMY AIR FORCES - FEBRUARY 1944
TUESDAY, 15 FEBRUARY 1944
MEDITERRANEAN THEATER OF OPERATIONS (MTO)
STRATEGIC OPERATIONS (Fifteenth Air Force): In Italy, around 100 B-17s bomb the Monte Cassino Benedictine Abbey. ...
TACTICAL OPERATIONS (Twelfth Air Force): In Italy, B-26s and B-25s bomb the Monte Cassino Benedictine Abbey in support of the New Zealand Corps assault to establish a bridgehead across the Rapido River S of Cassino; ...
WEDNESDAY, 16 FEBRUARY 1944
... P-40s attack Monte Cassino Abbey, pound tanks, trucks, and troop concentrations along the US Fifth Army front, and hit the towns of Fondi and Roccasecca; ...
THURSDAY, 17 FEBRUARY 1944
A-36s bomb Monte Cassino Abbey in the only air action on the US Fifth Army main front.
Between 9.25 a.m. and 10.5 a.m. 135 Fortress, flying at heights between 15,000 and 18,000 feet, dropped 257 tons of 500-lb bombs and 59 tons of 100-lb
incendiaries on the Abbey. Then between 10.35 a.m. and 1.32 p.m. 47 Mitchells and 40 Marauders dropped 283 bombs, each of 1,000 lb, also on the Abbey.
...
As regards air support the whole Tactical Bomber Force and U.S. XII Air Support Command had been switched to Anzio on 16th February. On that day, however,
40 R.A.F. Kittyhawks of the Desert Air Force crossed the Appennines in bad weather and dropped 14 tons of bombs on the Abbey, to wich 10 Americans Kittyhawks
added 4 tons. On 17th February 35 R.A.F. Kittyhawks fron the Desert Air Force ad 16 American Kittyhawks dropped 20 tons of bombs, again on the Abbey.
C.J.C. Molony, The Mediterranean and the Middle East, (History of the Second World War, Her Majesty’s Stationery Office, London, 1973 - pp. 713, 715
Questi tre resoconti del bombardamento, non privi di discrepanze, costituiscono, insieme, la base di informazioni che abbiamo utilizzato come traccia per approfondire la ricerca, trovare i necessari riscontri, aggiungere ulteriori tasselli e perchè no apportare anche le eventuali precisazioni e/o correzioni.
La ricerca ha compreso la consultazione degli War Diaries dei gruppi di bombardamento e/o dei singoli squadroni, gli Operations Record Books relativi agli squadroni di caccia bombardieri, numerosi siti internet specializzati e ovviamente un'ampia bibliografia in materia.
Il risultato, sicuramente parziale e migliorabile, è didascalicamente esposto nelle tabelle che seguono.
Proprio perchè il senso di questa ricerca (ancora in corso) è quello di precisare quanto meglio sia possibile i numeri delle incursioni aeree, l'aspetto narrativo della vicenda si limiterà solo ad alcuni accenni di inquadramento generale, rimandando agli articoli correlati presenti in questo sito la descrizione narrata del bombardamento.
Situazione del fronte e motivazioni alleate
Il bombardamento del Monastero costituisce il prologo alla seconda battaglia per Cassino (operazione "Avenger"). Nei piani degli alleati ciò avrebbe dovuto favorire gli attacchi da attuare nelle ore immediatamente successive, cosa che non avvenne.
L'analisi delle motivazioni e delle responsabilità militari, continuata anche dopo la guerra, è sostanzialmente riassunta in questi passaggi tratti dal libro di Nando Tasciotti:
... E' stata una "necessità militare", hanno invece sempre dibattuto gli inglesi (e sopratutto i neozelandesi), accusando dapprima i tedeschi di essersi insediati all'interno del monastero e di averlo trasformato in "fortezza"; poi, di fronte all'evidenza contraria, di aver comunque fatto uso militare delle sue immediate vicinanze (ed era vero), non rispettando l'area di neutralità di 300 metri - che essi stessi, i tedeschi, avevano inizialmente delimitato - e collocando anzi postazioni di tiro e depositi di munizioni nelle caverne sotto le mura millenarie..."
Sulla tesi della necessità, militare e/o politica, di distruggere l'abbazia di Montecassino si legga:
John G. Clement, THE NECESSITY FOR THE DESTRUCTION OF THE ABBEY OF MONTE CASSINO,
Fort Leavenworth, Kansas 2002.
* * *
Le incursioni aeree
Le incursioni furono eseguite da unità aeree che decollarono dalle basi collocate nel territorio italiano già conquistato dalle truppe anglo-americane.
Oltre al massiccio bombardamento del 15 febbraio 1944, l'Abbazia venne ancora ripetutamente colpita nelle giornate seguenti del 16 e 17 febbraio 1944. Mentre le condizioni metereologiche del 15 erano eccellenti anche per il bombardamento da alta quota, quelle dei due giorni seguenti furono veramente pessime e diverse missioni sul Monastero non vennero concluse oppure lo furono solo parzialmente. Un elevato numero di aerei (in rapporto a quelli decollati) non riuscì infatti ad individuare l'obbiettivo a causa delle nuvole fitte e basse.
15 febbraio 1944
Le azioni sono compiute solo da aerei dell'aviazione americana.
M.A.S.A.F. - 5th Bombardment Wing (H)
BG | BG MSN | BS | A/C type | A/C t.o. | t.t.o. | A/C o.t. | t.o.t. | Bomb loaded (1) | Bomb dropped |
2nd | 144 | 20th 49th (5) 96th 429th |
B-17 | 37 (2) | 07:00 | 36 (3) | 09:25 (4) | Gp 36 x 12 x 500 lb | Gp 36 x 12 x 500 lb |
99th | 150 | 346th 347th (6) 348th 416th |
B-17 | 38 (10) | nd | 38 | nd | Gp 38 x 12 x 500 lb | Gp 38 x 12 x 500 lb |
301st (9) | 224 (7) | 32nd 352nd 353th (8) 419th |
B-17 | 32 (9) | nd | 32 | 09:43 (9) | Gp 32 x 12 x 500 lb | Gp 30 x 12 x 500 lb (9) |
97th | nd | 340th 341st 342nd 414th |
B-17 | 35 (10) | nd | 35 | nd | Incendiary 35 x 42 x 100 lb | Incendiary 35 x 42 x 100 lb |
142 | 141 |
Altri documenti
M.A.T.A.F. - 57th Bombardment Wing (M)
BG (1) | BG MSN | BS | A/C type | A/C t.o. | t.t.o. | A/C o.t. | t.o.t. | Bomb loaded | Bomb dropped |
340th | nd | 486th (2) | B-25 | 12 | 10:06 | 12 | 10:59 | nd | Gp 36 x 1000 lb |
487th (3) | 6 | nd | 6 | 10:59 | nd | Gp 23 x 1000 lb | |||
488th (4) | 11 | nd | 11 | 11:02 | Gp 35 x 1000 lb | Gp 32 x 1000 lb | |||
489th (5) | 6 | nd | 6 | 11:00 | nd | Gp 23 x 1000 lb | |||
321st | 212 (6) | 445th 446th 447th 448th |
B-25 | 8 9 9 10 |
10:10 | 3 2 7 0 |
11:15 | nd | Gp 48 x 1000 lb |
319th (7) | 172 (8) | 437th | B-26 | 22 (13) | nd | 20 | 13:50 | nd | Gp 30 x 1000 lb (9) |
438th | nd | Gp 30 x 1000 lb | |||||||
439th | 22 (10) | 10:57 (11) | 20 | 13:26 | nd | Gp 30 x 1000 lb | |||
440th | nd | Gp 30 x 1000 lb | |||||||
115 | 87 (12) |
I numeri in corsivo si intendono stimati o ipotizzati in quanto non si è reperito un documento che possa confermare.
Ipotesi sulla seconda missione del 319th BG. Testo dell'e-mail di Daniel Setzer (57th Bomb Wing Association Historian/Archivist) all’autore in data 17/02/2014:
"Each of the four squadrons in the 340th Bomb Group had 20 to 25 combat aircraft at any one time. I would expect that to be the case for the squadrons of the 319th also. It is most likely that it was not the same aircraft that ran both missions. They probably called for two of their squadrons for the first mission, then the other two for the second mission."
Le due missioni sono confermate anche dal documento 12th AF, 319th BG. War Diary - January-March 1944 dove alla data
del 15 febbraio si dice: "Two separated missions were flow against the same target and both hit it." e dal documento 12th AF, 319th BG. Summary of Operations - 1942-1944
in cui due fotografie degli esiti dell'azione sono denominate "1st mission" e "2nd mission".
Gli aerei per la seconda missione sono stati ipotizzati dello stesso numero della prima.
Totale bombe
units | A/C o.t. | type | weight | loaded n | loaded lb | dropped n | dropped lb | dropped t |
15AF | 106 | Gp | 500 lb | 1.272 | 636.000 | 1.248 | 624.000 | 283 |
15AF | 35 | incendiary | 100 lb | 1.470 | 147.000 | 1.470 | 147.000 | 66,7 |
12AF | 87 | Gp | 1000 lb | 322 | 322.000 | 282 | 282.000 | 123 |
228 | 3000 | 472,7 |
Le rilevazioni degli orari sul bersaglio
Una delle informazioni che nelle diverse narrazioni del bombardamento risulta variamente riportata è l'orario, rilevato da testimoni a terra, in cui
le ondate di aerei si sono presentate nel cielo sopra Montecassino.
Nella tabella che segue confronteremo alcune fonti disponibili con quello che ipotizziamo fosse l'ordine sul bersaglio delle varie formazioni, collocando
gli orari rilevati con la migliore corrispondenza disponibile.
Gli orari evidenziati sono quelli verificati o più attendibili.
BG | order on target |
time on target (1) |
Testimonianze | |||||
A | B | - | - | - | - | |||
15AF 2nd | 1 | 09:25 (2) | 09:20 | 09:25 | ||||
15AF 99th | 2 | 09:35 | 09:35 | 09:40 | ||||
15AF 301st | 3 (6) | 09:43 (3) | 09:50 | 10:10 (4) | ||||
15AF 97th | 4 | 10:40 | 10:50 | 10:40 (5) | ||||
12AF 340th | 5 | 11:00 | 10:50 | |||||
12AF 321st | 6 | 11:15 | 11:10 | |||||
12AF 319th | 7 | 13:26 | 13:10 | 13:05 | ||||
12AF 319th | 8 | 13:50 | 13:20 | 13:25 | ||||
15 febbraio - Bombardamento di Montecassino: ore 9.20, 9.35, 9.50, 10.50, 11.10, 13.10, 13.20, (a formazioni di 36) fortezze volanti: 142 e bombardieri medi: 112. Da lontano ci sembra che la cupola della basilica sia stata colpita dalle prime bombe. Nel pomeriggio caccia-bombardieri continuano a colpire la montagna di Montecassino e la Rocca Janula.
16 febbraio 1944
Le azioni sono compiute da aerei appartenenti all'aviazione americana sia all'aviazione del Commonwealth.
M.A.T.A.F. - U.S. XII Air Support Command , Desert Air Force.
FG | FS/SQN MSN | FS/SQN | A/C type | A/C t.o. | t.u. | A/C o.t. | t.o.t. | t.d. | Bomb loaded | Bomb dropped |
79th | nd | 85th | P-40 | |||||||
nd | 86th | |||||||||
nd | 87th | |||||||||
86th | nd | 525th | A-36 | |||||||
nd | 526th (2) | 12 | ||||||||
nd | 527th | |||||||||
No.239 WING R.A.F. (3) | nd | No.3 R.A.A.F. (4) | P-40 | 12 | 13:10 | 14:15 | 15:10 | 3 x 1000lb + 8 x 500lb | ||
nd | No.112 R.A.F. (5) | 12 | 13:30 | 14:10 | 0 | |||||
nd | No.250 R.A.F. (6) | 12 | 12:50 | 14:25 | 12 x 1000lb + 6 x 500lb | |||||
nd | No.260 R.A.F. (7) | - | - | - | - | - | - | - | ||
nd | No.450 R.A.A.F. (8) | 12 | 13:50 | 14:45 | 0 | |||||
156 | No.5 S.A.A.F. (9) | 12 | 15:50 | 17:30 | 10 x 1000lb | |||||
72 |
I numeri in corsivo si intendono stimati o ipotizzati in quanto non si è reperito un documento che possa confermare.
16 febbraio - Bombardamento di Montecassino: 18 aerei alle ore 13.25 ed alle ore 13.35, 16 aerei alle ore 13.55 ed alle ore 14.00. Altri 10 aerei alle ore 16.45 bombardano la zona circostante l’Abbazia.
17 febbraio 1944
Le azioni sono compiute da aerei appartenenti all'aviazione americana sia all'aviazione del Commonwealth.
M.A.T.A.F. - U.S. XII Air Support Command , Desert Air Force.
FG | FS/SQN MSN | FS/SQN | A/C type | A/C t.o. | t.u. | A/C o.t. | t.o.t. | t.d. | Bomb loaded | Bomb dropped |
79th | nd | 85th | P-40 | |||||||
nd | 86th (10) | 8 | 8 | 8 x 1000lb | 8 x 1000lb | |||||
nd | 87th | |||||||||
86th | nd | 525th (1) | A-36 | 12 | 16:20 | 6+6 | ||||
nd | 526th (2) | 12 | ||||||||
nd | 527th (3) | 12 | ||||||||
No.239 WING R.A.F. | nd | No.3 R.A.A.F. (4) | P-40 | 12 | 15:45 | 16:20 | 17:30 | 2 x 1000lb + 9 x 500lb | ||
nd | No.112 R.A.F. (5) | 12 | 15:25 | 17:15 | 0 | |||||
nd | No.250 R.A.F. (6) | 12 | 15:35 | 17:10 | 9 bombs | |||||
nd | No.260 R.A.F. (7) | - | - | - | - | - | - | - | ||
nd | No.450 R.A.A.F. (8) | 12 | 15:05 | 17:00 | 0 | |||||
157 | No.5 S.A.A.F. (9) | 11 | 14:50 | 16:45 | 10 bombs | |||||
95 |
I numeri in corsivo si intendono stimati o ipotizzati in quanto non si è reperito un documento che possa confermare.
17 febbraio - Bombardamento di Montecassino e delle montagne circostanti, 18 caccia-bombardieri alle ore 15.40 e 15.45. A gruppi
di otto aerei alle ore 16.10, 16.15, 16.30.
Dalle prime ore del pomeriggio, per oltre cinque ore, violento cannoneggiamento su Cassino. Notizie fornite da ufficiali americani parlano di 500 cannoni.
I piloti
E’ genericamente noto che l’Abbazia venne bombardata dall’aviazione "americana" con la grande azione del 15 febbraio 1944.
Le incursioni aeree sul Monastero continuarono però anche i due giorni seguenti ed in queste missioni all'aviazione americana si aggiunse
l’aviazione del Commonwealth.
Per le azioni svolte dall’USAAF, è facile e corretto derivare la nazionalità americana degli equipaggi mentre per le missioni svolte dall’aviazione
del Commonwealth registriamo la presenza di piloti di varie nazionalità.
La "No. 239 WING R.A.F.", la grande unità aerea con base a Cutella (Chieti), raggruppava infatti squadriglie e piloti appartenenti a forze aeree e nazioni
diverse:
Le squadriglie appartenevano alla R.A.F., R.A.A.F. e S.A.A.F. e quindi vi militavano, in particolare, piloti inglesi, australiani e sudafricani, ma erano presenti
anche piloti appartenenti ad altre nazionalità: neozelandesi (No. 3 SQN RAAF, No. 450 SQN R.A.A.F.), canadesi (No. 112 SQN R.A.F.) e americani (No. 112 SQN R.A.F.).
Da segnalare che nel No. 112 SQN R.A.F. erano presenti anche diversi volontari, sia americani (volunteers) sia inglesi (R.A.F.V.R.).
Ma chi erano gli uomini che bombardarono l’Abbazia?
Leggendo i mission reports abbiamo individuato i nomi dei comandanti delle singole missioni e di altri membri degli equipaggi. Li elenchiamo nel seguito,
aggiungendo le informazioni che abbiamo reperito su di essi:
Comanda la missione del 15/2 (probabilmente 439th e 440th BS).
Comanda la missione di bombardamento dell'Abbazia. Dopo la guerra scrisse The bombing of Monte Cassino
una breve narrazione retrospettiva del bombardamento.
Si veda il suo ricordo su
ASTROGRAM - In memory of.... Bradford A. Evans, former Ames pubblic information officer (pag.5).
INTERVISTA CON IL GENERALE EVANS BRADFORD
L'intervista di Enzo Cicchino per lo Speciale Mixer: "LA BATTAGLIA DI CASSINO", andato in onda su Rai Tre nel 1995, ci permette di conoscere direttamente il punto di vista del comandante e capo pilota delle formazioni di bombardieri che distrussero il Monastero.
31/12/2001 | richieste: 4857 | ENZO CICCHINO
Testimonianze | #febbraio 1944, aviazione, bombing, montecassino-abbazia, protagonisti
Comanda le missioni del 16/2 e 17/2.
Brian Alexander Eaton, nato in Tasmania il 15 dicembre 1916, comandante del No.3 SQN RAAF dal 01/08/1943 al 22/02/1944.
Il 17/2 riesce ad individuare l’Abbazia nonostante la visibilità quasi nulla guidando sull’obbiettivo tutti i suoi aerei, come ricorda
in questa intervista di cui riportiamo un brano significativo:
D: Mm. And the weather, there must have been times when you in fact didn't, could not fly.
R: Well I remember one occasion I had to lead the squadron over to Monte Cassino from the Sangro, and I was flying through heavy cloud the whole way
and snow the whole way, when I finally saw an opening over the monastery and we blew the monastery up. There was clouds of dust came up from it -
I know I'll never get to heaven!
Comanda la missione del 16/2.
Comanda la missione del 16/2.
Comanda la missione del 17/2.
Comanda la missione del 17/2.
Comanda la missione del 16/2.
Comanda la missione del 17/2.
Comanda la missione del 17/2.
Lettera di Erwin R. Silsbee a Richardson in data 27 luglio 1976.
Erwin Randolph Silsbee era uno degli aviatori americani che bombardarono quel giorno (17 febbraio n.d.a.) le rovine. Silsbee comandava una squadriglia di otto cacciabombardieri. Quando il suo aereo fu sopra l’abbazia, Silsbee non poteva vedere niente, come ricordò in seguito, tranne "un contorno generale delle mura, e una distruzione pressoché totale. ....... Mentre portava giù il suo aereo in picchiata per sganciare la bomba da 500 chili, Silsbee avrebbe giurato di aver notato lampi di spari tra le rovine."
In questa pagina una fotografia di E.R. Silsbee, scomparso nel 2006, e del modello del suo aereo che iniziò durante il servizio militare e a cui lavorò fino a pochi giorni prima di morire.Comanda la missione del 17/2.
Comanda le missioni del 16/2 e 17/2.
Sullivan's diary: http://www.2ndbombgroup.org/Sullivan%20Diary.pdf
Feb. 15, 1944. (Aircraft: B-17F #42-29584 “Sad Sack”) Briefed at 0400 for raid on monastery just over lines. Germans using it to shell our infantry. 12 x 500. I.P. on our side of lines. Target 100 yds in front of our lines. A real pin point job. Base altitude 17,000’. Blew it all to hell. Flak heavy, intense & accurate especially at rally. Did some good evasive action. Received boxes & letters from home. Officer’s meeting tonight.
Licata's autobiography: Dominic Licata, Autobiography, 2004
..Of all the targets we hit, the one at Monte Cassino was the one that really got to me because I am a good Catholic. When they bombed that monastery, it gave me a funny feeling but I guess the only thing you can say on that is that it was war.
* * *
Testimonianze e commenti, la stampa e i comunicati.
David Hapgood – David Richardson, MONTE CASSINO, Rizzoli Editore – 1985, p.210.
Da un’intervista di Richardson con Eaker.
"... Alcuni osservatori notarono che non tutte le Fortezze avevano centrato il bersaglio.
Uno di questi era il comandante del bombardamento strategico, generale Eaker. Eaker riferì in seguito che lui e il suo amico generale Devers erano
sdraiati bocconi su un tetto, dall’altra parte della valle del Liri. "Ma quelle bombe cadranno giuste lassù?" chiese ad un certo punto Devers.
"Ho paura di no" ammise Eaker. Le bombe esplosero alle loro spalle, fra i loro veicoli, a cinque chilometri dall’obbiettivo. Almeno per Eaker,
quel giorno non fu una perfetta dimostrazione del bombardamento di precisione ad alta quota."
ibidem, p. 211.
F. von Senger, Krieg in Europa, (trad. it. cit., p.358), e diario di Senger.
"Le esplosioni scossero porte e finestre nel castello italiano di Castelmassimo che il generale von Senger usava come comando. Le persone all’interno udirono una formidabile serie di esplosioni. "Che diavolo sta succedendo?" urlò un ufficiale. Il generale sapeva di cosa si trattava. Secondo il suo aiutante, Senger continuò a ripetere: "Che idioti! Hanno finito per farlo, tutti i nostri sforzi sono stati inutili"."
ibidem, p. 220.
Geoffrey Cox, The Road to Trieste, Londra, 1947, p.81.
"Per uno scrittore inglese, Geoffrey Cox, l’avvenimento fu memorabile come spettacolo: "Ben di rado, in tutta la guerra, riesci a vedere qualcosa di veramente spettacoloso. Noi l’abbiamo visto nel grande bombardamento aereo di Montecassino, perché lassù le montagne e il monastero e il castello in rovina fornirono un vero e proprio scenario teatrale"."
ibidem, p. 220-221.
Lettera di Sidney B. Waugh in data 3 marzo 1944. La lettera e brani del suo diario sono riprodotti con l’autorizzazione della Biblioteca Jones di Amherst, Mass.
"Un americano, un artista incaricato di mettere in salvo il lavoro di altri artisti, trovò nella distruzione di quel giorno, motivo di selvaggia
soddisfazione. Sidney Biehler Waugh, a trentanove anni, era un noto scultore e come capitano dell’esercito era stato assegnato – con sua grande
contrarietà, sostenne – all’ufficio Monumenti, Belle Arti e Archivi. Waugh odiava questo tipo di lavoro. Scrisse a suo fratello che era diretto da
"sentimentali in uniforme... che avrebbero volentieri sospeso la guerra per salvare qualche piccolo avanzo delle loro preferenze, o che sono qui a
prendere appunti per tutte le conferenze che terranno nei prossimi cinque anni, una volta tornati all’università di Princeton".
Waugh sostenne che il divieto di bombardare Montecassino venne tolto: "in parte grazie ai miei sforzi".
Nel suo diario, il giorno 9 febbraio, aveva scritto: "Credo sinceramente che sia tutta colpa di quella maledetta abbazia – dei sentimentali criminali
che non rinunciano all’idea della Santità della Chiesa di Roma".
Dopo aver assistito alla distruzione di Montecassino, Waugh scrisse nel suo diario: "Non posso ricordare niente di ciò che ho visto o fatto, che mi
abbia dato più gioia dello spettacolo di quella abbazia cancellata dalla vetta di quella collina… Ero felice di assistere al crollo simbolico della
tradizione delle chiese e dei monumenti"."
ibidem, p. 221.
Lettera di Martha Gellhorn a Richardson in data 24 luglio 1979.
"Martha Gellhorn, una delle migliori giornaliste inviate sul fronte italiano, scriverà con rimpanto: "Ricordo il momento preciso del bombardamento di Montecassino. L’ho osservato, seduta su un muretto di pietra o la spalletta di un ponte, e ho visto gli aerei arrivare e sganciare, poi il monastero trasformarsi in una nuvola di polvere e ho sentito le grandi esplosioni, e sono anch’io, come tutti gli altri sciocchi, rimasta entusiasta al punto di applaudire"."
ibidem, p. 222.
F. Jones, Report on the Events Leading to the Bombing of the Abbey of Monte Cassino, cit., p.57.
"Quella sera (15 febbraio ndr), alle 21,45, il ministro britannico presso il Vaticano, sir D’Arcy Osborne, telegrafò al Foreign Office a Londra quel
che gli aveva detto il Vaticano:
"Il 14 febbraio l’ambasciatore tedesco presso la Santa Sede ha trasmesso all’abate primate dei benedettini la seguente dichiarazione: "Le autorità
militari tedesche sostengono che le notizie di lavori difensivi tedeschi all’abbazia di Montecassino sono false. E’ assolutamente falso che vi siano
pezzi di artiglieria, mortai o mitragliatrici. Non vi sono grossi concentramenti di truppe nella zona [nelle vicinanze di Montecassino]. E’ stato
fatto tutto il possibile per evitare che Montecassino diventi un centro di traffico [Durchgangplatz].""""
ibidem, p. 225.
Air Support Control, comando V armata, rapporto 7 aprile 1944.
Quel pomeriggio (16 febbraio n.d.a) i bombardieri alleati tornarono a Montecassino, ma sganciarono solo una piccola parte delle bombe del giorno precedente. Quarantotto cacciabombardieri sganciarono soltanto ventiquattro tonnellate di bombe, due terzi circa di quel che il generale Freyberg aveva chiesto per la prima volta.
ibidem, p. 229
L’ambulanza arrivò verso le 16:30 (17 febbraio n.d.a.)...
Dom Matronola cercò di sbirciare dai finestrini coperti da tendine dell’ambulanza. Diede un’occhiata verso Montecassino, e vide aerei sorvolare la
vetta della montagna, fumo nero levarsi dalle rovine e udì grosse esplosioni. Fu l’ultima cosa che vide del monastero.
ibidem, p. 229.
Lettera di Erwin R. Silsbee a Richardson in data 27 luglio 1976.
Erwin Randolph Silsbee era uno degli aviatori americani che bombardarono quel giorno (17 febbraio n.d.a.) le rovine. Silsbee comandava una squadriglia di otto cacciabombardieri. Quando il suo aereo fu sopra l’abbazia, Silsbee non poteva vedere niente, come ricordò in seguito, tranne "un contorno generale delle mura, e una distruzione pressoché totale. ....... Mentre portava giù il suo aereo in picchiata per sganciare la bomba da 500 chili, Silsbee avrebbe giurato di aver notato lampi di spari tra le rovine."
ibidem, p. 230.
Air Support Control, comando V armata, rapporto 7 aprile 1944, cit.
Complessivamente cinquantanove cacciabombardieri scaricarono quel giorno (17 febbraio n.d.a.) ventitré tonnellate di bombe sulle rovine.
IL CORRIERE AEREO - La voce della verità e della giustizia. Le parole dell'Abate di Montecassino.
Documento prodotto dal Propaganda Abteilung Italien (PAJ-92).
Cortesia di Roberto Molle.
Documento prodotto dal Propaganda Abteilung Italien (PAJ-76).
Cortesia di Roberto Molle.
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Articoli
INTERVISTA CON IL GENERALE EVANS BRADFORD
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