LE BIOGRAFIE DEI PROTAGONISTI
Data: 09/08/2013Autore: VALENTINO ROSSETTIListe: ORGANICI AL SITOCategorie: SpigolatureTag: protagonisti
Elenco biografie

LE BIOGRAFIE DEI PROTAGONISTI

Alcuni dei protagonisti delle battaglie per Cassino e più in generale della campagna d'Italia.

Personaggi che per il loro ruolo militare, politico o per la loro azione di testimonianza, hanno lasciato un segno indelebile negli eventi descritti in questo sito e in alcuni casi ne hanno persino determinato gli esiti; ma anche, più semplicemente, uomini che hanno combattuto e nei cui nomi ci siamo imbattuti leggendo le cronache delle battaglie.

Selezionate la scheda di interesse tramite l'apposito pulsante.

Umberto Utili

https://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Utili

Scheda di futura realizzazione

Vincenzo Dapino

3155
https://it.wikipedia.org/wiki/Vincenzo_Dapino

Il generale Vincenzo Cesare Dapino (1891-1957), comandante del I Raggruppamento Motorizzato a Montelungo.

E' toccato a lui accettare quando altri avevano eluso l'alta carica: piena di incognite, di sorprese, d'incredulità"

come scrisse l'allora il capitano Antonio Ricchezza, Capo Ufficio Operazioni del I Raggruppamento. Il generale Dapino accettò l'incarico per mero dovere di servizio, dovendo poi affrontare un'enorme quantità di problemi creati di volta in volta dallo Stato Maggiore, da alcuni colleghi, dai comandi alleati e da alcuni partiti politici.

Pietro Badoglio

3102

Grazzano Monferrato (AT), 28 settembre 1871 - 1 novembre 1956.

Sottotenente di artiglieria nel 1890, combatté nelle campagne d’Africa del 1896 - 1897 e nella guerra di Libia nel 1911; nel conflitto mondiale si distinse, come comandante della seconda armata, nell’operazione di conquista del Sabotino (maggio 1916) ed ottenne la promozione a generale per meriti di guerra; fu scelto poi dal gen. Diaz, dopo Caporetto, come sotto capo di Stato Maggiore con il gen. Giardino, ed ebbe un ruolo decisivo per la vittoria finale.
Fu commissario straordinario del Friuli nel 1919 ed ambasciatore in Brasile nel 1924; molto legato al Sovrano, si mostrò sempre diffidente nei confronti del fascismo; capo di stato maggiore dell’esercito (1925 - 1927), nel 1928 fu governatore di Libia, nel 1929 fu nominato senatore, nel 1935 fu alto commissario per le colonie subentrando al gen. De Bono; comandò poi la fase finale della gueffa d’Etiopia e ne fu nominato viceré nel 1936.

Al suo rientro in Italia fu consacrato come eroe nazionale e divenne capo di Stato Maggiore generale; pur dichiarandosi contrario all’ingresso in guerra dell’Italia, partecipò alla campagna di Grecia, dimettendosi nel dicembre 1940 per la sconfitta subita su quel fronte; offrì poi al Sovrano la sua disponibilità per sostituire Mussolini alla guida del Paese quando se ne presentò l’opportunità nel luglio 1943; ed infatti fu presidente del Consiglio di due "governi tecnici" (dal luglio 1943 al giugno 1944) in uno dei periodi più drammatici ed incerti della storia d’Italia; ed in quei mesi, sia pure tra errori, opportunismi ed incapacità, riuscì nell’intento di negoziare con gli Alleati per arrivare ad un armistizio, continuando la guerra contro la Germania.

Dopo le dimissioni uscì definitivamente dalla scena politica.

Wladislaw Anders

2009

Il comandante del II Corpo d'armata polacco nacque a Blonie presso Varsavia l'11 agosto 1892. Dal 1911 al 1912 frequentò il politecnico di Riga. Allo scoppio della prima guerra mondiale divenne insegna (sottotenente) della riserva del 3° Reggimento dragoni dell'esercito russo. Decorato al valore con la croce di San Giorgio, frequentò l'accademia di stato maggiore a Pietroburgo sino al febbraio 1917.

Dopo lo scoppio della rivoluzione russa e la riorganizzazione delle unità militari polacche, inizialmente comandò il 1° Reggimento lancieri, poi fu promosso capo di stato maggiore della 1ª Divisione fucilieri. Durante la guerra polacco-sovietica del 1919-21, Anders al comando del 15° Reggimento lancieri si scontrò in combattimenti con l'Armata Rossa e ricevette le maggiori decorazioni al valore polacche. Nel settembre 1939 in qualità di comandante di una brigata di cavalleria, combatté contro le truppe tedesche da Lidzbark sul confine orientale della Prussia sino a Sambor nel meridione della Polonia. Quando i Sovietici invasero la Polonia (17 settembre 1939) combatté contro l'Armata Rossa, che impedì alla sua brigata la via della ritirata verso l'Ungheria. Ferito tre volte, fu fatto prigioniero dai Sovietici il 29 settembre 1939 e portato a Mosca. Qui passò venti mesi nelle prigioni della Lublianka e Butyrki, dei quali sette in isolamento. Dopo l'accordo tra Stalin e il governo polacco in esilio a Londra fu rilasciato.
Dal 10 agosto 1941 rivestì il grado di generale di divisione. Come comandante delle forze polacche in Unione Sovietica, Anders formò un esercito polacco, in condizioni estremamente difficili, reclutandolo fra i cittadini polacchi deportati in Russia. Ufficiosamente informato delle terribili eventualità e dei seri pericoli che correva la comunità polacca in Unione Sovietica, organizzò l'evacuazione delle sue truppe e delle loro famiglie nell'Iran. Dal settembre 1942 ebbe il comando dell'esercito polacco nel Medio Oriente e, in tale veste, dal luglio 1943 divenne comandante del II Corpo d'armata polacco.

Il 23 marzo 1944 ebbe il compito di conquistare Montecassino, compito che consentì a lui e ai suoi soldati di conseguire la più importante vittoria polacca della seconda guerra mondiale.

Janusz Piekalkiewicz, "CASSINO Anatomia della battaglia", ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI, NOVARA.

Charles Ryder

0485

Maggior generale, comandante della 34a Divisione americana Red Bull. La sua unità si dissanguerà sulle posizioni ai piedi di Monte Castellone, giungendo agli inizi della battaglia fin quasi sotto le mura dell'abbazia. Molti dei suoi uomini saranno poi rilevati dal battaglione Royal Sussex in condizioni di semi-congelamento.

Marco Marzilli - Mauro Lottici, "CASSINO '44 - Immagini dalla Memoria", Caramanica Ed. - Latina

Mark W.Clark

0017

Fu il comandante della 5a Armata americana e uno dei più discussi generali della Campagna d'Italia.

Mark W. Clark era nato a Madison Barracks, New York, il 1° maggio 1896, figlio di un colonnello dell'esercito americano. Frequentò l'accademia di West Point dalla quale uscì nel 1917; dal giugno 1918, col grado temporaneo di capitano nell'11° Reggimento di fanteria, combatté in Francia nel settore dei Vosgi.

Promosso maggiore nell'agosto 1933, fu ammesso alla scuola di guerra di Fort Leavenworth, ma nonostante ciò divenne tenente colonnello solo nel 1940. Nell'aprile 1942 fu promosso maggior generale e un mese dopo capo di stato maggiore delle forze terrestri dell'esercito. Dal luglio 1942, con sede in Inghilterra, Clark ebbe il comando delle truppe americane in Europa.

Nel novembre 1942 sbarcò sulle coste algerine con il compito di preparare l'operazione "Torch". Clark ebbe per la prima volta il comando di un'armata nel gennaio 1943; questa fu la 5a Armata americana, con la quale sbarcò in Sicilia il 10 luglio 1943 (operazione Husky) e a Salerno il 9 settembre 1943 (operazione Avalanche).

Janusz Piekalkiewicz, "CASSINO Anatomia della battaglia", ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI, NOVARA.

ADDIO AL LIBERATORE

Articolo apparso forse sul Corriere della Sera. In questo articolo si da la notizia della morte del generale Clark, il liberatore di Roma.

25/02/2001 | richieste: 5558 | GIOVANNI CAVALLOTTI
Cronache | #today, stampa, veterani-reduci

Fred L. Walker

0366

Generale, comandante della 36a Divisione di fanteria americana Texas.

Sbarcato a Salerno con la sua unità nel settembre 1943, Walker era giunto a Cassino con l'ingrato compito di condurre un attacco attraverso il fiume Rapido nella notte del 20 gennaio 1944 contro difese di cui non conosceva nè l'esatta dislocazione, nè l'effettiva forza. Il suo scetticismo circa l'azione che si apprestava a compiere era tale che in lui balenò l'idea di farsi rilevare dal comando dell'unità. Alla fine tuttavia le "ragioni militari" lo costrinsero ad ubbidire all'ordine ricevuto. La sua divisione sferrò l'attacco pianificato con risultati disastrosi: le difese tedesche si dimostrarono troppo forti e la 36a perse in una sola azione sul Rapido 1800 uomini.

Dopo la guerra, Walker fu il fautore di una denuncia per incompetenza contro il generale Clark, comandante della 5a Armata, il quale aveva voluto a tutti i costi quell'attacco.

Marco Marzilli - Mauro Lottici, "CASSINO '44 - Immagini dalla Memoria", Caramanica Ed. - Latina

Donald Weldon Brann

not in archive

Donald Weldon Brann (1895-1945)
Born in Rushville, Indiana on September 26, 1895.
Commissioned in the Infantry, Officer Reserve Corps in 1917. Served in Tientsin, China with the 15th Infantry 1923-1927. Instructor at the Infantry School 1931-1933. Graduated from Command and General Staff School in 1935. Professor of Military Science and Tactics at the University of Hawaii 1935-1937. Graduated from the Army War College in 1938 then instructor again at the Infantry School 1938-1939. With the Operations and Training Division of the War Department General Staff 1939-1942.
Chief of Staff of 95th Infantry Division 1942-1943. Brigadier General in September 1943. Assistant Chief of Staff for Operations at Fifth Army in 1943. Deputy Chief of Staff for Operations at 15th Army Group December 1944-December 1945. Major General in June 1945.
Died on December 29, 1945 in the European Theater of Operations. Decorations included two Distinguished Service Medals and the Legion of Merit.

Biography Courtesy of Russell C. Jacobs: June 2007. From http://www.arlingtoncemetery.net/

Geoffrey Keyes

4267

Deputy to George S. Patton in Sicily; then commander of the U.S. II Corps from Salerno through the capture of Rome. As a West Point football star, Keyes was said to be “the only man who could stop Jim Thorpe” on the gridiron. During the Sicilian campaign, one officer wrote, “the impetuous, vitriolic, histrionic Patton is considerably leavened by the calm, deliberate, circumspect Keyes.” A devout Roman Catholic who attended mass each morning, Keyes was an exceptional tactician who confided his wry and often trenchant reflections to a diary, revealed publicly for the first time in "The Day of Battle".

Courtesy The Liberation Trilogy

Frank Elias Pellegrin

CBS correspondent

Corrispondente radiofonico per la CBS sul fronte italiano, assistette ai bombardamenti su Cassino.

David M. Ludlum

Ludlum, David M. (1911-1997) U.S. meteorologist, historian, author and founder of Weatherwise magazine.
Ludlum received his Ph.D. in history from Princeton University in 1938 and in 1940 joined the U.S. Army where he undertook training as weather forecaster. Commissioned a captain in the Army Air Force at the start of World War Il, Ludlum operated a mobile weather station in Europe, where he aided in the Allied assault on Monte Cassino, Italy, in May 1942 by preparing weather charts and forecasts in advance of the military operation.
In honor of his thoroughness as well as his accuracy, the mission to liberate Monte Cassino was officially dubbed “Operation Ludlum”.

Promoted to lieutenant colonel in 1944, Ludlum resigned his commission in the Army following the conclusion of the war and returned to New Jersey in 1946 to found a weather instruments and consulting firm. In an effort to provide a larger advertising forum for his company, Ludlum founded Weatherwise magazine in 1948. Between 1948 and 1978, Ludlum served as Weatherwise’s editor in chief, transforming the homespun enterprise into one of the U.S.’s premier historical and meteorological publications. Following the magazine’s sale in 1978, Ludlum served as a “Weatherwatch” columnist until his retirement in 1994.

A gifted writer and weather historian, Ludlum was the author of numerous important meteorological texts, including Social Ferment in Vermont (1938), Early American Hurricanes (1963), Early American Winters (1966), Early American Winters Il (1968), Early American Tornadoes (1970), The American Weather Book (1982) and the Audubon Society Field Guide to North American Weather (1991).

David Longshore, Encyclopedia of Hurricanes, Typhoons, and Cyclones, New Edition.

CASSINO: OPERATION LUDLUM

Sarà il Gen. Clark ad attribuire all'operazione per il bombardamento di Cassino il nome "Ludlum", in onore del capitano David M. Ludlum del Twelfth Weather Squadron, colui che con le sue previsioni deciderà di fatto la data del bombardamento.

01/02/2019 | richieste: 2766 | VALENTINO ROSSETTI
ARTICLES IN ENGLISH | Le battaglie | #marzo 1944, bombing, cassino
[PDF]

Charles Hoffman Pottenger

not in archive

Charles Hoffman Pottenger, assistente dello staff MATAF.
Varie comunicazioni indirizzate alle grandi unità aeree, in relazione al bombardamento di Cassino, portano la sua firma.

***

... In November 1942, now a lieutenant colonel, Pottenger joined the 12th Air Force in North Africa. Two years later he became assistant chief of staff for operations and also served as director of operations for the Mediterranean Allied Tactical Air Force in Italy. ...

From https://www.af.mil

Thomas Connel D'Arcy

not in archive

Thomas Connell Darcy (sx). Capo dello staff del XII ASC, ebbe un ruolo importante nella progettazione del bombardamento di Cassino; fu lui che incaricò il capitano David M. Ludlum di seguire l'evolvere della situazione meteo e di indicare la data in cui eseguire l'operazione.

***

.... Reassigned to the 12th Air Support Command in June 1943, he served as assistant chief of staff, operations, later becoming chief of staff, operations. While assigned with the 12th Air Force, General Darcy took part in the invasion of Sicily and the invasion of Italy, serving as operations officer on board the headquarters ship during the initial landing phase of the Salerno battle. ...

From https://www.af.mil

Ira C. Eaker

not in archive

Trasferito all'inizio del 1944 al comando supremo delle Forze aeree alleate del Mediterraneo, diresse le operazioni aeree strategiche e tattiche delle unità anglo-americane in azione nel teatro meridionale fino al termine della guerra.

***

.... In January 1944, he was named air commander-in-chief of the Mediterranean Allied Air Forces, having under his command the 12th and 15th U.S. Air Forces and the British Desert and Balkan Air Forces. ...

From https://www.af.mil

Gordon P. Saville

not in archive

Ebbe un ruolo molto importante nella progettazione del bombardamento di Cassino; moltissimi documenti portano il suo visto o sono firmati in suo nome.

Prese parte all'operazione "Strangle" e criticava l'inesattezza dei bombardamenti da alta quota. Scrisse in privato ad un amico nell'aprile 1944:

Our waste of effort in trying to hit railroad tracks and bridges is simply fantastic.

***

.... In October 1943 he was appointed commander of the 12th Fighter Command and in January 1944 was named deputy commander of the 12th Air Support Command in the Mediterranean. This unit was later redesignated the 12th Tactical Air Command. ...

From https://www.af.mil

Bradford A. Evans

5795

Comanda la missione di bombardamento dell'Abbazia. Dopo la guerra scrisse The bombing of Monte Cassino una breve narrazione retrospettiva del bombardamento.
Si veda il suo ricordo su ASTROGRAM - In memory of.... Bradford A. Evans, former Ames pubblic information officer (pag.5).

INTERVISTA CON IL GENERALE EVANS BRADFORD

L'intervista di Enzo Cicchino per lo Speciale Mixer: "LA BATTAGLIA DI CASSINO", andato in onda su Rai Tre nel 1995, ci permette di conoscere direttamente il punto di vista del comandante e capo pilota delle formazioni di bombardieri che distrussero il Monastero.

31/12/2001 | richieste: 4737 | ENZO CICCHINO
Testimonianze | #febbraio 1944, aviazione, bombing, montecassino-abbazia, protagonisti

Edwin Anderson "Ted" Walker

not in archive

Nel dicembre del 1943 era al comando del 3° Reggimento della First Special Service Force; nell'agosto del 1944 subentrò al comando della Divisione.

Unit: 3 Regiment (C.O.) + FSSF (C.O.)
Rank: Lieutenant Colonel + Colonel
Awarded: Silver Star 1943-44

Additional Information
Born 10.11.1909 Center Point,Kerr County,Texas
Graduated New Mexico Military Institute 1927
Graduated USMA,West Point 1931
FSSF 1943-44
7th Infantry Regiment,3rd Division (C.O.) (Korean War)
Commander Arkansas Military District,Little Rock
G.O.C. 24th Division 1959-61
Assistant Chief of Staff for Training and Ops,Pacific
Resigned over charges of politically indoctrinating his troops and distributing right-wing literature 2.11.1961
Arrested for insurrection
Wounded in attempted murder by Lee Harvey Oswald,Dallas 10.4.1963
Died: 31.10.1993 Dallas,Texas
Buried: Center Point Cemetery,Kerr County,Texas

firstspecialserviceforce.net

Harold Alexander

0008

Comandante in capo delle forze alleate in Italia, Alexander si trovò a comandare le forze più disparate per nazionalità: Americani, Inglesi, Francesi, Italiani, Neozelandesi, Canadesi, Sudafricani, Indiani, Nepalesi (i Gurkha), Brasiliani, Israeliani e Polacchi.

Harold Alexander era nato a Londra il 10 dicembre 1891. Dopo aver frequentato Harrow e Sandhurst, nel 1911 prese servizio nella Irish Guard. Durante la prima guerra mondiale fu comandante di battaglione in Francia; ferito tre volte, ebbe diverse decorazioni. Nel marzo 1919 fu membro della Missione militare alleata a Varsavia e, nello stesso anno, ebbe il comando della milizia del Baltico impegnata contro l'Armata Rossa. Nel periodo tra le due guerre ebbe diversi comandi, fra i quali uno sulla frontiera nordoccidentale dell'India. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, ebbe il comando della 1^ Divisione del Corpo di spedizione britannico in Europa, dislocato in Francia al comando del generale lord Gort. Il 31 maggio 1940 ritornò in Francia per assumere il comando del I Corpo d'armata, grande unità che sotto la sua abile guida ebbe parte decisiva nell'evacuazione delle truppe britanniche da Dunkerque.

Dal giugno 1940 ebbe il comando delle forze terrestri nell'Inghilterra meridionale, la zona più importante per la difesa contro la temuta invasione tedesca della Gran Bretagna. Uno dei suoi maggiori contributi fu l'adozione, da parte dell'esercito britannico, di metodi di addestramento e di combattimento non ortodossi. Quando cessò il pericolo di uno sbarco, Alexander fu inviato in Birmania (primavera 1942) per assumere il comando dei territori minacciati dai Giapponesi. Qui organizzò un'altra ritirata che si concluse ancora con un successo nonostante la superiorità delle forze giapponesi.Il 15 agosto 1942 Churchill lo nominò comandante in capo del Medio Oriente; in tale incarico ebbe alle sue dirette dipendenze il generale Montgomery. Dopo che le forze alleate dell'operazione "Torch" (lo sbarco nel Nordafrica) si congiunsero in Tunisia nel febbraio 1943, Alexander divenne comandante aggiunto del generale Eisenhower e comandante del 18° gruppo d'armate, le forze terrestri anglo-americane in Tunisia.

In tale veste comandò anche le forze terrestri impegnate nell'operazione "Husky", lo sbarco in Sicilia del 10 luglio 1943. Quando il generale Eisenhower fu chiamato a Londra per assumere il comando in capo delle forze d'invasione in Francia, il generale Alexander fu nominato comandante in capo delle forze alleate in Italia.

Janusz Piekalkiewicz, "CASSINO Anatomia della battaglia", ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI, NOVARA.

Bernard Freyberg

0105

Comandante del II Corpo d'armata neozelandese, Bernard Freyberg nacque a Richmond, nel Surrey (Inghilterra), il 21 marzo 1889.

Combattè in Francia nel corso della prima guerra mondiale meritando il grado di comandante di brigata e fu decorato con la Victoria Cross.

All'inizio della seconda guerra mondiale Freyberg comandava le forze neozelandesi con le quali combattè in Grecia nel 1940. Nel 1941 fu nominato da Churchill comandante dele forze alleate a Creta e dopo l'invasione dell'isola da parte delle truppe tedesche, fronteggiò Rommel nell'Africa settentrionale.Venne ferito a Marsa Matruh ed in seguito combattè ad El Alamein, quindi dall'aprile all'agosto 1943 comandò il X Corpo d'armata britannico. Soldato famoso per la sua audacia fu ferito diverse volte nella sua carriera, Freyberg era responsabile delle sue truppe verso il governo neozelandese e non verso quello inglese, poteva quindi godere di una maggiore libertà d'azione rispetto agli altri comandanti di divisione.
Anche all'insistenza di quest'uomo si deve la decisione alleata di bombardare e distruggere l'abbazia di Montecassino.

Janusz Piekalkiewicz, "CASSINO Anatomia della battaglia", ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI, NOVARA.

Henry Maitland Wilson

0051

Gioviale e noto con il nomignolo di Jumbo per la sua mole, Wilson era comandante in capo alleato del teatro del Mediterraneo all'epoca dei combattimenti attorno a Montecassino.

Di tutti i comandanti alleati era quello che aveva acquisito la maggiore esperienza nell'area del Mediterraneo. Era nato nel 1881 a Stowlangtoft, nel Suffolk (Inghilterra). Nel 1939 allo scoppio delle ostilità fu inviato in Egitto come comandante dell'Armata del Nilo con il compito di approntare i piani di operazione contro la Libia, possedimento italiano nell'Africa settentrionale. Nel marzo-maggio 1941 ebbe il comando del corpo di spedizione britannico in Grecia. Il 6 giugno 1941 condusse le truppe inglesi nella campagna contro le forze francesi di Vichy in Siria, che capitolarono il 3 luglio. Dal 15 settembre 1942 assunse il comando della Persia e dell'Iraq, e dal 16 febbraio 1943 sostituì il generale Alexander quale comandante in capo delle forze britanniche dislocate nel Medio Oriente. Dal 24 dicembre 1943 succedette a Eisenhower nella carica di comandante in capo interalleato nel Mediterraneo.

Wilson sostenne il piano per l'occupazione delle isole dell'Egeo dopo il crollo dell'Italia e patrocinò lo sbarco di Anzio.

Janusz Piekalkiewicz, "CASSINO Anatomia della battaglia", ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI, NOVARA.

John Harding

0118

Tenente generale, capo di stato maggiore di Alexander, era un soldato di grandissima capacità; fu sicuramente fra coloro che hanno vissuto più da vicino le difficili decisioni prese durante la campagna d'Italia.

Richard McCreery

0120

Generale, comandante del X Corpo d'Armata britannico da cui dipendevano le divisioni 5a, 46a e 56a schierate nel settore del Garigliano. Fu il primo ad attaccare la Linea Gustav nella notte del 17 gennaio 1944. Nell'ultima battaglia le sue truppe furono impegnate invece nel settore compreso tra S.Elia, Valvori ed Acquafondata.

Soldato dotato di un'elevata professionalità, univa ad un linguaggio esplicito una profonda religiosità.

Marco Marzilli - Mauro Lottici, "CASSINO '44 - Immagini dalla Memoria", Caramanica Ed. - Latina

Sidney Kirkman

Scheda di futura realizzazione

E.L.M. Burns

Scheda di futura realizzazione

Godfrey Talbot

La carriera di Godfrey Talbot è durata più di 30 anni, fu un corrispondente di guerra in prima linea prima di diventare il corrispondente della BBC e in seguito il primo ufficialmente accreditato come corrispondente per la casa Reale.
Diventò famoso con le sue corrispondenze sulla campagna in Nord Africa durante la Seconda Guerra Mondiale.

Reporter di guerra

Nato a Walton, nei pressi di Wakefield, nello Yorkshire, frequantò la Leeds Grammar School e iniziò la sua carriera giornalistica allo Yorkshire Post all'età di 20 anni. Entro quattro anni diventò direttore del Manchester City News e lavorò per il Daily Dispatch prima di entrare alla BBC nel 1937.

Decise di entrare alla BBC per fuggire dal giornalismo notizia, ma con lo scoppio della guerra si ritrovò al seguito delle truppe alleate in Nord Africa, e raccontò con le sue cronache la battaglie di El Alamein e di Cassino.

Corrispondente per la casa Reale

Nel 1948 fu accreditato a Buckingham Palace per coprire eventi reali, diventando la prima persona ad essere accreditata ufficialmente a Buckingham Palace come orrispondente di corte per la BBC.
Nel corso dei seguenti 20 anni, ha viaggiato in tutto il mondo al seguiuto dei membri della Famiglia Reale e questo ruolo gli ha consentito di vedere i menìbri della casa Reale durante il lavoro e anche nel tempo libero.

Letterario di successo

Il valore dei suoi servizi è stato riconosciuto ufficialmente nel 1960, quando la Regina lo nominò membro del sovrano ordine personale di cavalleria, il Royal Victorian Order.
Talbot, fu anche anche un autore completo e un conferenziere.

Godfrey Talbot è morto nel settembre del 2000 all'età di 91 anni, pacificamente, nella sua casa.
Era sposato con due figli, uno dei quali purtroppo, morì prima di lui.

Traduzione da BBC veteran Godfrey Talbot dies

Oliver Leese

Scheda di futura realizzazione

Leslie Thomas Burrage

Artist

Leslie Thomas Burrage was born in 1909, and received his formal art training at the Brighton School of Art in Sussex, England. In 1936 he emigrated to Cape Town as an advertising agency figure artist, and was soon appointed Studio Manager. After demobilisation he joined the Strathmore Mining Group as aesthetic adviser, and was later appointed as Creative Director, Grant Advertising. He retired from business in 1968.

The artist's pictures in this site.

Richard Wakeford

0618

Lieutenant (temporary Captain), 2/4th Bn., The Hampshire Regiment, British Army - Cassino, Italy.

Age: 22, nationality: english.

13 May 1944 near Cassino, Italy, Capt. Wakeford accompanied only by his orderly and armed with a revolver went forward a killed several of the enemy and took twenty prisoners, his orderly being killed. When attacking a hill the following day his company came under heavy fire, although wounded in the face and both arms, Capt. Wakeford pressed home the attack, wounded again but reached the objective and consolidated his position.
Remarks: later achieved rank of Major.

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