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La cronaca degli eventi giorno per giorno

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15/05/1944

Il gruppo Guillaume affronta l'ultima resistenza tedesca catturando il monte Castello o Castello (in comune di Spigno) e inizia a salire verso il monte Strampaduro per raggiungere l'obbiettivo di monte Petrella ed irradiarsi sui monti Aurunci (oggi si possono vedere i resti di un monumento distrutto dalla popolazione locale già nel 1944).
Il gruppo Louchet esaurisce il proprio compito.
Nei giorni seguenti Spigno viene raggiunta da centinaia di civili che vi cercano scampo dai marocchini scendendo dai loro rifugi sugli Aurunci. Per qualche giorno Spigno diventa base avanzata per i rifornimenti ad americani e francesi. Da Spigno partono infatti le colonne di muli (Alberto Priero).
15/05/1944

OKW

10. Armee:

XIV. Panzer Korps:
- 15. Pz. Gren. Div.: continua il vivace fuoco di disturbo nemico, a volte anche con grossi calibri navali, su Terracina e Itri.
- 94. I. D.: nelle prime ore del mattino il nemico ha attaccato su tutto il settore con forte appoggio di artiglieria e mezzi corazzati. Di conseguenza il nemico è riuscito, dopo un fuoco ininterrotto, a sfondare dalla zona 1,5 km a O di Minturno la linea principale di combattimento 1,5 km ad O di Minturno spingendosi fino alla zona a N del limite O di Scauri (4 km a O di Minturno). Con un immediato contrattacco il nemico è stato respinto anche con aspri combattimenti ravvicinati fino alle sue posizioni di partenza. [11]

LI. Geb. Korps.: il nemico ha continuato nelle ore pomeridiane in tutto il settore fra Liri e Cassino con forte appoggio di artiglieria i suoi attacchi iniziati nelle ore del mattino dalla zona di S. Angelo.
In complesso sono stati individuati circa 300 carri. Con il fuoco concentrato di artiglieria e mortai tutti gli attacchi a S di Pignataro sono stati sventati. Un altro gruppo da combattimento è potuto entrare in Pignataro e spingersi fino alla zona circa 1,6 km a N della località. Con un immediato energico contrattacco il nemico è stato cacciato fuori da Pignataro.
2,5 km a N di Pignataro il nemico è venuto ad urtare contro il fronte del gruppo da combattimento Schulz. Con aspri scontri ravvicinati e con l'impiego di parti del Pz. Gren. Rgt. 361 nella zona 4 km a N di Pignataro tutte le penetrazioni, appoggiate da artiglieria e mortai, sono state bloccate ed è stato impedito uno sfondamento. Sono state individuate nuove zone di approntamento di forze corazzate nella zona 2 km a NO di S. Angelo. In questi combattimenti sono stati distrutti una ventina di carri nemici, in parte con combattimenti ravvicinati.
Il 15 maggio è proseguito nel segno di forti attacchi nemici, con un impiego di mezzi corazzati di entità ancora non sperimentata sul teatro di guerra italiano. Le truppe si sono ancora battute in maniera esemplare in pesanti scontri difensivi contro la potente superiorità materiale del nemico, ed hanno impedito che questi operasse uno sfondamento.
Descrizione della linea principale di combattimento dalla costa fino a Cassino: bordo orientale di Scauri - 3 km a NO di Minturno - O di Castellonorato - Monte Petrella - 3 km ESE di Esperia - 3,5 km verso ONO - 1,5 km NNO di S. Giorgio - Pignataro - vecchia linea di combattimento.

14. Armee:

Su tutto il fronte dell'armata la giornata è trascorsa con normale attività dell'artiglieria nemica con a volte forti bombardamenti contro la 65. I. D., la 3. Pz. Gren. Div., e la 362 I.D. senza combattimenti significativi.
Distribuzione delle forze: il Rgt. 993 (278. I.D.) ha iniziato il suo movimento motorizzato dalla zona istriana verso lo schieramento temporaneo sull'ala sinistra della 10ª Armata per accelerare lo sganciamento della 305. I.D.
Un conseguente attacco è stato parimenti respinto. Anche un più forte attacco condotto con l'appoggio di carri dalla direzione di 3 km a NO di Minturno è stato respinto, ed intorno alla sommità del Colle S. Martino (4,5 km a NO di Minturno) si è combattuto aspramente. Contro forze nemiche preponderanti l'altura è stata abbandonata ed è stata stabilita una nuova linea di combattimento sulla riva O del Capo d'Acqua. Per il successo della difesa contro tutti gli attacchi hanno avuto un ruolo predominante le unità antiaeree impiegate per il combattimento terrestre.

-71. I. D.: nel corso della ritirata dell'ala destra sulla linea Monte Petrella - S di Monte Fammera vi sono stati forti combattimenti con alterne vicende contro il nemico che incalzava con forza. In questa situazione parti del Fues. Btl. 194 e dei Gren. Rgt. 191 e 211 vennero parzialmente circondate.
Con un attacco di sorpresa su un terreno quasi impercorribile il nemico ha raggiunto verso sera - spingendosi in avanti a S del massiccio del Fammera - la zona 2 km a S di Esperia, presumibilmente con l'impiego di parti della 3a Div. Ftr. Algerina e sta continuando ad avanzare verso N con forze a livello di battaglione. Con l'impiego ed il concentramento di tutte le forze disponibili a S di Esperia l'ulteriore avanzata del nemico è stata bloccata. Inoltre si sta cercando di chiudere con l'impiego di truppe d'assalto la falla aperta nella zona a 1 km SSO del M. Fammera, in modo da tagliar fuori le forze nemiche che vi erano penetrate. [12]
La puntata di forti reparti di fanteria e carri seguiti da colonne di fanteria motorizzata è stata intercettata direttamente a N di Castelnuovo in parte con aspri combattimenti ravvicinati e così è stato impedito un ulteriore sfondamento verso NO. In questa occasione si sono nuovamente battute in maniera encomiabile i reparti del Gren. Rgt. sotto il comando del capitano Müller.
Anche il gruppo da combattimento Matthes (parti dei Gren. Rgt. 211, 194 e 191) ha respinto al Colle La Bastia (1 km a O di Castelnuovo) diversi forti attacchi, con alte sanguinose perdite per il nemico.
Il gruppo da combattimento Nagel, che durante tutta la giornata aveva contrastato forti attacchi di carri provenienti dalla direzione SO e O presso S. Giorgio infliggendo forti perdite al nemico, nella notte sul 16 maggio si installò - lasciando avamposti di combattimento - dalla linea Castelnuovo - San Giorgio nelle posizioni 3 km più oltre verso O. Qui anche nella giornata odierna l'artiglieria ha appoggiato i duri combattimenti difensivi della fanteria ed ha incendiato diversi mezzi corazzati.

***

Ringraziamenti

Si ringraziano Alberto Turinetti di Priero e Livio Cavallaro.

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