IL CARRO DEL TENENTE PETER BROWN
Terza battaglia per Cassino, 17 marzo 1944.
La fanteria neozelandese combatte da due giorni tra le rovine della città, contro una tenace ed
inaspettata difesa dei paracadutisti tedeschi.
Quel giorno sono in programma due attacchi da parte neozelandese, il primo dovrà svilupparsi lungo la via Casilina in direzione dell’Hotel
Excelsior (Continental per gli Alleati) ed avrà quale primo obbiettivo i Botanical Gardens. Il secondo attacco sarà rivolto verso la stazione
di Cassino.
I Botanical Gardens, come vengono denominati dagli Alleati, sono in realtà piazza Principe Amedeo. L’area è semi allagata a causa delle piogge cadute tra il 15 e il 16 marzo, che hanno riempito le voragini causate dal bombardamento aereo. Tra le macerie spiccano i resti di molti alberi che adornavano la piazza, da qui il nome dato dagli Alleati. Quella piazza deve essere occupata dalla compagnia A del 25° Battaglione, mentre sulla sinistra, lungo le case sul lato Sud della Casilina, deve avanzare la compagnia B del 25° Battaglione. Il supporto di fuoco è fornito, tra l’altro, dai carri M4A2 Sherman del 19° Reggimento Corazzato neozelandese.
L’attacco ha inizio alle 0645 e subito si accendono scontri intensi tra le case diroccate poste sui lati della Casilina. Le due compagnie avanzano
e in una giornata di combattimenti occupano i resti della chiesa di Sant’Antonio, l’area delle case più avanti, nonché i Botanical Gardens.
I carri neozelandesi del 10 Troop dello Squadrone C, comandato dal Tenente Peter Brown [1], supportano l’azione della compagnia B del 24° Battaglione
sulla sinistra. Durante la mattinata il carro del tenente perde un cingolo e viene aggredito da alcuni paracadutisti tedeschi che salgono sullo
scafo per lanciare delle granate nella torretta. Ma un altro carro apre fuoco con le mitragliatrici di bordo eliminando la minaccia.
Il giorno seguente 18 marzo, mentre si trova nell’area di via Arigni, il medesimo carro viene colpito da un razzo di Panzerfaust che immobilizza del tutto il mezzo uccidendo due uomini dell’equipaggio e ferendo lo stesso Brown. I fanti della compagnia B del 24° Battaglione che operano in quell’area eliminano la squadra con il Panzerfaust e aiutano a estrarre i supersiti dal carro colpito.
Dopo la liberazione di Cassino nel maggio 1944, il tenente Brown tornò nel luogo dove il suo carro era stato immobilizzato e cospargendo la
torretta del carro con del carburante vi appiccò il fuoco invece di recuperare i resti dei due uomini uccisi all’interno.
La foto a colori del carro in questione, fu scattata dell’estate del 1944 e mostra la torretta bruciata.
Note
Bibliografia
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29/11/2005 | richieste: 15814 | LIVIO CAVALLARO
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