4 PASSI SULLA GUSTAV 2003 (2ª edizione)
Come la prima, anche la seconda edizione di "4 PASSI SULLA GUSTAV", ha visto la partecipazione di un nutrito 
gruppo di persone, anche se in numero leggermente inferiore rispetto al 2002.
Le condizioni metereologiche, che la mattina di sabato sembravano promettere nulla di buono, sono in seguito 
migliorate e si sono mantenute buone anche per tutta la giornata di domenica, consentendo ai partecipanti anche 
l'escursione sul monte Cifalco, che l'anno precedente era stata sospesa per le avverse condizioni meteo.
Anche questa volta l'organizzazione si è adoperata in ogni modo per la riuscita del raduno; Alessandro, Dino, 
Mauro e Roberto sono sempre stati oltremodo disponibili.
1ª giornata
Il ritrovo è all'inizio della strada per il Monastero; ci sono amici già conosciuti e persone nuove che hanno deciso di
saperne qualche cosa di più sulla battaglia di Cassino. Dopo le informazioni di rito si parte. 
La prima sosta, dopo alcuni tornanti della salita al Monastero, vede Mauro illustrare la prima battaglia 
(ormai questo appalto è suo). Ecco allora la descrizione del preludio alla battaglia, il massacro 
del Rapido ops scusate, del Gari (questo è il vero nome del corso d'acqua nel punto che la 36ª divisione "Texas" 
tentò di attraversare) e il primo tentativo della 34ª divisione di assalire l'abbazia.
Qualche goccia di pioggia ci fa preoccupare. Quando Mauro ha terminato la sua esposizione, si rimonta in auto e si 
arriva fino al Monastero. Entriamo per visitare l'Abbazia; all'interno ci attende una guida che ci illustrà la 
storia di questo incredibile complesso monastico. Finita la visita più prettamente turistica, ci raccogliamo su 
una delle balconate verso quota 693 e Mauro illustra la 2ª battaglia di Cassino.
Prima di lasciare l'Abbazia chi vuole fa un pò di shopping (qualche libro e qualche ricordo), qualche difficoltà per radunare 
le persone per la foto di gruppo e poi si parte per l'escursione vera e propria, direttamente verso Massa Albaneta.
Durante la camminata verso Masseria Albaneta e la Cavendish Road, la comitiva si allunga, dividendosi in gruppetti: si 
parla, si fa conoscenza, c'è chi chiede informazioni e chi cerca di fornirle.
Camminando Mauro fa notare il segno lasciato, sulla parete rocciosa, da un proiettile, forse di carro 
armato ed anche quello che resta di una grotta che fu adibita a posto di comando dai tedeschi. 
Arriviamo a Massa Albaneta e finalmente c'è la pausa pranzo. Quest'anno l'organizzazione ha provveduto 
anche al catering, e quindi vengono distribuiti i cestini per il pranzo. Con qualche difficoltà, visto il terreno 
"accidentato", troviamo dove sederci e dare fondo alle provviste.
Livio decide di assaggiare una razione "K" dell'esercito americano (non del 1944) e dopo un certo lavorio, 
tranquillizzato dal fatto di disporre anche di un più classico panino, riesce a scaldare e mangiare il cibo 
contenuto nelle buste, non nascondendo una certa soddisfazione.
Non manca il dolce, infatti anche quest'anno possiamo assaporare i biscotti e il vino bianco che Roberto, aiutato dagli altri, 
distribuisce a tutti.
Terminato il pranzo raggiungiamo lo sherman che funge da monumento a ricordo dei caduti polacchi. Dopo avere 
curiosato attorno a questo residuato che ora assolve ad una nobile funzione, ci raccogliamo tutt'intorno per 
l'esposizione della terza battaglia. Questa volta l'incarico spetta ad Alessandro che, montato sul carro per 
meglio raggiungere tutti, ci illustrra gli eventi con precisione e dovizia di particolari.
Al termine si riprende il cammino e, tornando sui nostri passi, si punta sulla quota 593 denominata 
il "Calvario". La strada è caratterizzata da una salita abbastanza impegnativa, ma tutti se la cavano 
abbastanza bene. Arrivati in cima, mostro a Saverio i vari punti di osservazione, verso Masseria Albaneta, di cui 
disponevano i tedeschi, ed anche lui capisce, come io l'anno prima, che gli alleati non avevano alcuna 
possibilità di passare con i carri.
Mentre Mario raccoglie attorno a se le persone per esporre la quarta battaglia, alcuni partecipanti si avventurano 
lungo le pendici del "Calvario" alla ricerca di piccoli residuati. Tra loro ci sono Paolo e Stefano, i quali sono 
più fortunati (oltre che abili) e riescono a trovare un bottone da divisa e un fregio da basco polacchi.
A conclusione della nostra escursione ci raccogliamo un momento in silenzio per una breve cerimonia in memoria dei 
caduti su questa quota e più in generale di tutti i caduti della battaglia di Cassino. Una corona di commemorazione 
viene deposta da Roberto ed Alessandro in ricordo del sacrificio di questi uomini.
La prima giornata di escursioni è al termine e siamo tutti veramente stanchi. Alla sera ci si ritrova in un 
ristorante lungo la salita del Monastero (purtroppo molti dei partecipanti a questa prima giornata non sono potuti 
venire), dove neanche a farlo apposta il proprietario è anch'esso un appassionato degli eventi.
Roberto ha portato un pc portatile con il quale mostra agli intervenuti delle immagini d'epoca, 
alcune delle quali veramente rare.
Anche qui discussioni, scambi di opinioni e approfondimenti per cercare di 
saperne qualche cosa di più della battaglia di Cassino.
2ª giornata
Il giorno seguente, 13 aprile, è una giornata discreta il nostro programma può quindi essere rispettato: si va sul 
monte Cifalco. Ritrovo presso un albergo di S.Elia Fiumerapido, raggruppamento, indicazioni e via, per fortuna in macchina.
La strada ci consente di arrivare fino quasi sulla cima del monte senza fatica, parcheggiamo in uno slargo e 
proseguiamo a piedi. Giungiamo a quello che è il punto di partenza del percorso che ci porterà a visitare ciò 
che resta dei trinceramenti e dei ricoveri che le truppe tedesche costruirono quando presidiarono questa altura.
Ricevute alcune indicazioni ci si sparpaglia in piccoli gruppi. Per questa giornata anche Alessandro e Dino si sono 
muniti di cerca metalli, entrambi sono fortunati e trovano alcuni piccoli "innocui" residuati. Io mi aggrego a 
Paolo e a Stefano che sono accompagnati dalle relative mogli. Insieme seguiamo un sentiero che ci porta a trovare 
uno dopo l'altro quattro appostamenti di osservazione; collocati in punti tali da permettere agli occupanti di 
ogni appostamento di vedere quello prima e quello dopo, in modo da poter rimanere in contato visivo.
Il tempo migliora e il sole è sempre più presente. Con qualche richiamo si individuano le altre persone e tutti ci 
si ritrova in uno slargo tra le piante; chi ha trovato qualche cosa lo mostra agli altri e tra un bossolo e una 
scatoletta di latta, visto l'orario, ci fermiamo per il pranzo.
Ognuno riceve il proprio sacchetto ci sediamo sull'erba e iniziamo a mangiare. Enrico, che anche quest'anno ha 
partecipato con me a queste giornate, è molto affamato e rimane un pò dubbioso quando scopre che il suo panino è 
vuoto :-))).
Sono le 13:00 ma purtroppo per me ed Enrico il raduno termina qui, abbiamo infatti davanti diverse ore di autostrada 
e quindi dobbiamo metterci sulla strada del ritorno.
Salutiamo gli amici: Alessandro, Dino, Mauro, Paolo, Roberto, Stefano e tutti gli altri partecipanti e a malincuore 
lasciamo la combriccola che prosegue ad indagare e setacciare le pendici del Cifalco.
Questa breve cronaca è del tutto soggettiva; se avete aneddoti inviatemeli e io penserò a pubblicarli integrando questo articolo.
Saluti a tutti e arrivederci al prossima edizione di 4 PASSI SULLA GUSTAV.
Valentino Rossetti.
Nel caso in cui il testo derivi sempicemente dall'esposizione, con o senza traduzione, di documenti/memorie al solo fine di una migliore e più completa fruizione, la definizione Autore si leggerà A cura di.