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DIARIO DI GUERRA - Sergente A.U.C. Gino Damiani
Data: 26-09-2002Autore: ERNESTO DAMIANICategorie: TestimonianzeTag: #gennaio 1944, #febbraio 1944, #marzo 1944, #aprile 1944, #maggio 1944, #giugno 1944, #post giugno 1944, bersaglieri, italia
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3 aprile: Settimana Santa! …un aereo tedesco ci da il buon giorno. Forte contraerea. .Sole scialbo.

4 aprile: Sveglia ore 3. I due plot. Mortai in linea. Siamo di rinforzo agli alpini. Giornata normale. Sudata, armi in spalla, per la montagna. Sistemazione armi e tende. Solita artiglieria.

5 aprile: Sole misero: il caldo però si fa sentire. Visita di Santilli; brutta notizia mi comunica: la morte del povero Roberto Di Martino, nella zona di Cassino. Povero Roberto! Era un bravo ragazzo! Chi mai avrebbe immaginato tanta sventura. Ancora due caccia tedeschi! Eccetto per l’artiglieria, calma.

6 aprile, Giovedì: Bella giornata! Arrivano molte munizioni. Ci sposteremo più avanti? Pomeriggio: Allarmi! I Tedeschi sembra vogliano rioccupare M. Marrone, da Sud-Est, in Val di Mezzo. Armi pronte per nuovi settori! Dopo un’ora, allarme termina. Rapida apparizione 7 caccia tedeschi.

7 aprile, Venerdì Santo: Bel sole. Verso le 9 i Tedeschi ci gratificano di una ventina di colpi di mortaio, tutti a 400 m. circa da noi. Furiosa e buona reazione dell’Artiglieria. Verso le 11 torna la calma. Pomeriggio: ancora qualche colpo in arrivo.

8 aprile, Sabato: In nottata: ancora qualche arrivo. Ore 9 suonano le campane di Castelnuovo, poco fa invece suonavano … le contraeree. E’ Pasqua purtroppo! Ed io di vedetta. Arriva il Colonnello per gli auguri. Sole misero. Verso le 10 un caccia tedesco, nonostante una furiosa contraerea, si attarda su di noi ¾ d’ora. Se ha fegato e che audacia in tanto inferno, e che fortuna per quel pilota…. Pomeriggio: arrivano colpi; io e Forzani al ruscello per l’acqua: 2 colpi vicini, e via, me ne frego dell’acqua!

9 aprile, Domenica, Pasqua!!! E’ la seconda sotto la naia, .Il cielo è nuvoloso; di tanto in tanto il sole fa capolino. Caccia tedeschi che girano. Pomeriggio: lenta e triste cade la pioggia. Tace l’artiglieria. Stasera dalle 23 alle 1 di guardia.

10 aprile: ore 3.1/4 (di notte): una gragnola di bombe sul Marrone e davanti a noi; cantano le mitraglie, crepitano i mitra. Tutta la linea è in fiamme: i tedeschi attaccano. Rabbioso il tiro dei nostri mortai; tace la nostra artiglieria, perché? Gli alpini si difendono e l’artiglieria non spara, perché? Una ridda di razzi sorvola il cielo. Che succede? Allarmi e in postazione. Ecco le notizie: da circa qualche ora i tedeschi hanno iniziato un movimento di sorpresa, contro gli Alpini sul Marrone. Piove, l’oscurità è profonda, c’è ancora la neve; gli alpini cantano; del resto è il vino di Pasqua che li fa cantare. Tutto tace. Ore 3.1/4: una mina del reticolato scoppia; i mortai tedeschi vomitano immediatamente il fuoco sulle nostre linee. Sono attimi: su tre colonne, settanta arditi tedeschi al centro, 2 plotoni ai lati, circa 150 uomini di punta, i tedeschi hanno fatto irruzione: la sorpresa è riuscita; già 2 postazioni sono cadute; già un alpino è morto. Furiosa reazione alpina e dei mortai della Ftr.; bombe nelle mani, gli alpini scappano, ancora brilli e nudi; la lotta ravvicinata divampa. Sparano mitragliatrici, i mitragliatori, i mitra, e soprattutto scoppiano le bombe a mano. Segnalazioni a razzi alle nostre artiglierie perché le comunicazioni sono interrotte. Razzi lanciano pure i tedeschi. Dopo mezz’ora circa le nostre artiglierie aprono un fuoco d’inferno: è lo sbarramento; gli alpini passano al contrattacco; quota 1341 è salva! Nostri reparti prendono posizione di 2° scaglione; la 5ª dei bersaglieri dalla Selletta al Marrone; la 6ª dei bersaglieri serra sulla Selletta. La Brigata polacca accorre verso le Mainarde. Alle 5 meno 10 i tedeschi ripiegano, via Monte Mare, sul cavallo, fra l’inferno della nostra artiglieria, che aveva sbarrato il passo ad un Btg. tedesco avanzante. Perdite tedesche. Molti morti, vari dei quali davanti alle nostre mitragliatrici. Numerosissimi feriti. Un prigioniero. Vario materiale bellico. Perdite nostre: 1 sergente magg. morto, 2 feriti gravi, vari feriti leggeri. Viva gli alpini. L’artiglieria ora spara ad intervallo; rispondono i tedeschi: la pioggia è cessata; torna il sereno. La giornata continua calma.

11 aprile martedì: Tempo cane. Un po’ di sole, molta acqua nel pomeriggio. Qualche colpo isolato. Calma.

12 aprile mercoledì: Torna il sereno; bel sole! Intensa attività aerea alleata. Forse è imminente l’attacco generale. Fra breve andremo a quota 1140, a fianco degli alpini. Guardia dalle 9 alle 11.

13 aprile giovedì: Guardia dalle 7 alle 9. Nebbia, nebbia!! Compio oggi 22 anni! Triste purtroppo il momento, per due avvenimenti: perché non è questo il luogo, né il momento di letizia o di feste; secondo perché sempre più piango i miei migliori anni gettati al vento, al dolore della tristezza. Triste destino. Ho 22 anni, non ho una posizione, né una professione. Non ho una persona che dia alla mia vita gioia, umanità, divinità! Solo, tremendamente solo -– che conta in ciò la famiglia? Col triste destino col pesante fardello, che io cerco di rendere più lieve per l’avvenire, soffrendo ancora di più, rischiando la stessa vita.
36 colpi di Art. Tedesca su Castelnuovo: 7 Bersaglieri feriti.

14 aprile venerdì: Bel tempo. Ancora calma. Da vari giorni mi sento un po’ male: ieri notte ho avuto un po’ di febbre. Sono un po’ dimagrito perché non mangio; e già: viva la "Corned Beef".

15 aprile sabato: Sole misero. A Scapoli c’è il Comandante l’8ª Armata inglese, Sir Oliver Leese, che passa in rassegna i nostri reparti. (Nota - La rassegna dei reparti italiani da parte del generale Leese coincideva con il passaggio del Corpo Italiano di Liberazione al X Corpo d’Armata britannico, settore appenninico dell’8ª armata, ma probabilmente aveva anche il significato di riconoscimento da parte degli Alleati per i conquistatori italiani di Monte Marrone. Alla rassegna erano presenti il Gen. Utili e il Capo di Stato Maggiore del C.I.L. Colonnello Lombardi.) Ore 17: carichi come muli, ancora più innanzi di linea, alla Selletta. Dopo più di 2 ore di duro cammino “a ciel sereno ci tocca riposar”. Stanchi e sudati.

16 aprile domenica: Dopo la nottata all’aperto, un po’ freddina, al lavoro. Bel tempo. Discendono i paracadutisti: il 29° Bersaglieri in linea. Speriamo che non succeda nulla durante il nostro periodo. Oggi calma, eccetto per l’aviazione americana. Ma non per il mio animo; benché il mio fisico, dopo pochi giorni di disturbi, febbre e mal di testa, sia tornato al normale, sento in me una profonda tristezza; scosso di nervi, forte di naia, con voglia matta d’imprecare e maledire e chissà cos’altro! Mi dicono che sia deperito; è logico! Oltre a tutto, questo trauma psichico, questo inferno morale che mi distrugge a poco a poco, da non poterne più.

17 aprile Lunedì: Sole poco felice. Calma relativa. Vento furioso e un po’ d’acqua nel pomeriggio. Che noia!

18 aprile martedì: Nottata di guardia: che vento! Mattinata calma; pomeriggio di tempesta; acqua e vento. Ore 23.30: persiste il vento; la linea è in fiamme: sparano le mitraglie, i mitra. Allarme in postazione. Dopo un quarto d’ora, cessa il fuoco. Era una pattuglia. Nessuna richiesta di fuoco a noi.

19 aprile mercoledì: Piove in mattinata: poi ristagna. In complesso, nebbia, umidità e vento. Vado a trovare i plotoni cannoni da 47/32. Di lì, si ha la visione di tutto il fronte.

20 aprile giovedì: Finalmente torna il sole. Facciamo i tiri di aggiustamento: che briscole! Ore 16: pochi colpi in arrivo a noi vicino. Ore 16: 8 salve dei nostri mortai sull’osservatorio del S. Michele. Ore 18: il nostro osservatorio comunica: tre tedeschi stanno mangiando fuori le postazioni. Gragnola di 120 colpi su di loro; due postazioni, con armi e tedeschi, saltano in aria. Tombari e De Martino sono così vendicati! Ora. mangiamo noi!

21 aprile venerdì: Stanotte una pattuglia tedesca è arrivata nelle nostre tende. Silenzio massimo! Nostra contropattuglia: i tedeschi sono scomparsi. Gran Casino contro il Maggiore per i viveri. Che ladro! Spara l’artiglieria. I tedeschi rispondono. Ore 16: cinque briscole in arrivo: due al Comando di Btg., 1 all’infermeria, 2 alla nostra piazzetta. Arrivano ancora altri colpi.

22 aprile sabato: Dopo la nottata di pioggia, giornata nuvolosa, fredda e incostante. Calma dell’artiglieria. Ore 16 circa: 3 briscole improvvise a 40 passi precisi dalle nostre postazioni; schegge, sassi e fumo sopra le nostre tende; che schianto! Mortaio o obice? Ore 18: 5ª Comp. In linea avvista, zona di Casone Del Medico, tedeschi che vanno in postazione. Fuoco di mortai. 120 colpi a salve; i tedeschi fuggono, eccetto 3 accoppati! Pan per focaccia, per Dio! Però di noi nessun ferito! Poi via nei rifugi: i tedeschi rispondono. Controbatte la nostra artiglieria a lungo e a salve. Ore 19: si entra in allarme. Troppo movimento nelle linee tedesche.

23 aprile domenica: Nottata di forte vento; oggi bel sole. Solita attività dell’artiglieria. Dai tedeschi si risponde solo sul M. Marrone.

24 aprile lunedì: Dalle 2 alle 4 e 30 di guardia, col solito vento purtroppo. Bella giornata. Solita attività. Ore 22 e 30: il cielo si è improvvisamente coperto; qui un po’ d’acqua. Ad ovest di Cassino razzi e violento bombardamento tedesco. Che fuoco! La formazione tedesca, sia all’andata che al ritorno, ha sorvolato noi. nei rifugi. Meno male che non hanno fatto gli sbadati. i tedeschi.

25 aprile martedì: Sole, sole. e cannonate! Si dice che entro l’8 maggio il Raggruppamento andrà a riposo. Magari! Sarebbe proprio ora.

26 aprile mercoledì: Ha piovuto tutta la notte; continua ancora per tutta la giornata. Calma eccezionale interrotta solo verso le 22.

27 aprile giovedì: Tempaccio cane. Piove e tira vento. Attività normale con arrivi e partenze. Stanotte ho fatto un sogno tanto caro: E. con me sposa adorata e felice! Mi sono svegliato e nel sogno è giunta l’alba. Com’ero felice!

28 aprile venerdì: Mattinata di bel sole: poi ancora nuvole e freddo. Solita attività. Fratoni, con arditi, da 24 ore è in agguato nella Ferruccia. Ancora un sogno stanotte: sempre E. felice e contenta con me e per me. . Io non comprendo i sogni; mi auguro che stai bene. Nel pomeriggio ho riletto delle lettere di E. ma non tutte, perché “non c’è peggior dolore che ricordar le gioie passate nella sventura”. Poi improvvisamente 6 briscole di mortaio in arrivo davanti alle postazioni. Auguri! Anche una cannonata.

29 aprile sabato: Verso la mezzanotte dal 28 al 29: raffiche di mitra e due bombe a mano lanciate davanti le nostre postazioni dagli uomini di guardia: ancora mitra e bombe a mano: è il segnale del pericolo! Qualche pattuglia ci attacca? Allarmi e via di corsa. Bombe a mano, pistole e fucili carichi. Faremo buona accoglienza ai tedeschi. Intanto la linea apre il fuoco. Tutte le nostre tende corrono alla difesa e noi alle postazioni di mortaio I tedeschi debbono essere già tra di noi. Ma non si vedono! Dopo un quarto d’ora la linea cessa il fuoco: perché ha sparato? Bò! Ci assicuriamo della sicurezza della nostra zona, e torniamo, su ordine, a dormire. Dopo cinque minuti: Allarmi! Richiesta di fuoco: salve partono dai nostri mortai e dalle artiglierie. Pattuglie tedesche sono in giro e disturbano! Poi, calma. Ogni 20 minuti il nostro mortaio spara la salva di disturbo; così anche per l’artiglieria. Sveglia alle 10: ce la danno i tedeschi con i mortai a ritmo lento; ma un po’ avanti le nostre postazioni. E va bene! Staremo a vedere. Ore 15 circa: all’improvviso una gragnola di 20 bombe; accidenti che festa! Immediata nostra controbatteria: carica 5, a salve, 20 colpi per arma, fuoco a volontà! Finito le salve i tedeschi rispondono con tre colpi, isolati; poi tacciono.

30 aprile domenica: Dalle 23 alle 1 e ½ di guardia. Pioggia, vento e freddo. Oggi vento e neve. Novità dell’allarme di ieri: pattuglie tedesche in ricognizione. Un tedesco trovato morto davanti le nostre linee.

Nel caso in cui il testo derivi sempicemente dall'esposizione, con o senza traduzione, di documenti/memorie al solo fine di una migliore e più completa fruizione, la definizione Autore si leggerà A cura di.

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