Autore: MAURO LOTTICI
Categorie: Spigolature
Tag: #today, reenactingLE IMMAGINI DELLA STORIA CHE RIVIVE
Come mi sono ritrovato con una macchina fotografica nel bel mezzo di un gruppo di reenactor in uniformi della seconda guerra mondiale è presto detto.
Nel 1994 l'allora direttore di UNIFORMI & armi, Luca Soldati, chiese all'associazione 
"Historia - Storia & militaria" di curare un servizio dedicato alla battaglia di 
Cassino che doveva essere stampato in un numero speciale della rivista, in occasione degli 
anniversari dello sbarco di Anzio e della battaglia di Cassino.
 
Ci mettemmo di buona lena ed oltre a scrivere la parte storica curammo le fotoricostruzioni 
sfruttando il materiale delle nostre collezioni e di quelle di un paio d'amici.
A differenza di molti altri potemmo sfruttare la location vera, visto che abitiamo 
tutti vicino Montecassino, anzi uno di noi vive nei pressi dellabbazia ed è membro laico 
dell'ordine benedettino. Tengo a precisare che a scattare le foto eravamo io ed il presidente 
dell'Associazione Historia,  Francesco Arcese.
Nel maggio del 94 il numero uscì, devo dire con un certo successo e con 
qualche critica, ma ne rimanemmo tutti più che soddisfatti, tantè che questo numero è stato 
uno dei primi ad andare in esaurimento presso leditore Albertelli. Molte delle foto erano 
talmente veritiere che alla didascalia fu aggiunta la parola fotoricostruzione per non indurre 
in errore.
Eccovi alcuni miei scatti tra quelli che non sono stati pubblicati:
Nello stesso periodo, aprile/maggio 1994, durante le celebrazioni del 50°, 
il Comune di Cassino aveva demandato allassociazione Historia di allestire una mostra tematica 
sulla battaglia nella città martire.	Cosa che facemmo prontamente in alcuni locali messi a 
disposizione dallAmministrazione comunale. Fu un enorme successo, per lelevato numero di 
visitatori e di scolaresche, ma soprattutto perché divenne il punto di riferimento per tutti i 
reduci che tornavano a Cassino in quei giorni.
Verso la fine daprile fummo contattati da una troupe televisiva della RAI, da un regista del 
programma di Minoli, MIXER. Voleva fare una puntata dedicata alla battaglia di Cassino e ci 
chiese una mano per fornire dei figuranti in divisa, contatti con reduci e testimoni della 
battaglia.	Le riprese che interessarono la nostra associazione durarono tre giorni, la puntata 
di MIXER andò in onda parecchio tempo dopo con il titolo di "Montecassino Addio". Devo dire che 
si staccava notevolmente dai soliti prodotti made in Minoli.
Io ne approfittai per fare un po' di fotografie ed eccone qualcuna:
Qualche anno dopo, unaltra troupe cinematografica ci chiese di collaborare, con i nostri figuranti, ad un loro progetto. Dovevano girare un documentario sulla battaglia delle Mainarde (dicembre 1943) e sulla strage di Vallerotonda. Che io sappia questo documentario non è mai stato realizzato, ma io ero pronto con la macchina fotografica ed eccovi qualche scatto:
Altri momenti ricchi di occasioni, sono i raduni dei mezzi ex militari. Sono 
quattro anni che vi partecipo, armato di tutto punto con la mia macchina fotografica, e spesso 
si ottengono degli ottimi risultati.
Gli scatti che seguono sono stati presi in varie occasioni e location:
I falsi d'autore
Prendi una fotoricostruzione, anche quella che non è venuta perfetta, 
aggiungi un fondo con unimmagine depoca, un pizzico di Photoshop® ed il gioco è fatto.
Eccovi servita la mia nuova mania: creare dei falsi storici, ma ammettere che vi è l'inganno.
La mia tecnica delle Fotoricostruzioni
Le mie prime fotoricostruzioni videro uno spreco di pellicola notevole, qualsiasi posa mi andava bene per fare lo scatto, i miei sforzi per fare sembrare il tutto come se fosse "IN ACTION" erano sempre vani. Con landare del tempo sintuisce però che le cose più semplici sono sempre le migliori, seguendo in ogni caso alcune regole di base:
Certo i mezzi di cui noi disponiamo non sono quelli dei gruppi di fotoricostruzione americani, 
ma viviamo nei luoghi giusti, la campagna ciociara è rimasta sostanzialmente molto simile a 
quella di una volta; casali abbandonati con i segni della guerra e luoghi deserti si trovano 
con facilità.
Tendenzialmente i figuranti tendono ad assumere posture marziali e sguardi truci, nella realtà 
questo non avveniva quasi mai. Non vi era ostentazione delle armi, ma un considerarle come un 
normale complemento della divisa. Negli scatti depoca si cercava di cogliere anche i momenti 
di vita normale e non necessariamente in combattimento.
Per darvi un esempio, anche di come si può preparare una scena, Vi racconto un aneddoto. Un paio danni fa unautomobile distrusse una piccola cappella nei 
pressi di casa mia che si trova in campagna. La scena che mi passò per la mente, ma che non 
potei ricostruire, era la seguente: mettere due donne/figuranti in ginocchio che pregano davanti 
alla cappella distrutta, vestite come lo erano gli sfollati, far passare un paio di tedeschi in 
primo piano con tanto di MG a tracolla, in marcia verso il fronte, che guardano la scena. Di 
una semplicità ma di un patos unici. Non lho potuta fare perché la cappella era situata 
direttamente sulla via Casilina, ho avuto paura di creare un po di confusione e dimbarazzo.
A volte si passa vicino a delle location perfette e non ci si accorge di nulla, per esempio:
Mi rendo conto che ai collezionisti piange il cuore, le divise sul campo di battaglia non 
restano di certo immacolate, ma i loro preziosi pezzi vanno sporcati. Usate del borotalco per 
simulare la polvere; lo stesso, può essere soffiato sul viso e sulle mani un po bagnati dei 
figuranti.
Non scattate foto in bianco e nero pensando che allora era consuetudine, siete sempre in tempo 
a modificarle in camera oscura o con il computer.	Io uso due macchine fotografiche, la prima è 
un autofocus della Jaschica con lo zoom, la seconda è una Canon EOS 500. Ebbene preferisco la 
prima, è meno perfetta della Canon, ma va bene cosi.	Portatevi sempre con voi qualcuno del 
posto dove fate le location, una persona che sia conosciuta nella zona, vi lascio 
immaginare il perché (i raduni dei mezzi ex militari infatti sono sempre accompagnati dalla Polizia Stradale).
Nel caso in cui il testo derivi sempicemente dall'esposizione, con o senza traduzione, di documenti/memorie al solo fine di una migliore e più completa fruizione, la definizione Autore si leggerà A cura di.
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Dopo l'articolo pubblicato nel settembre 2001, Mauro Lottici ci propone alcuni altri scatti.
28/09/2003 | richieste: 4353 | MAURO LOTTICI
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