La filmografia bellica su Cassino
Sulla battaglia di Cassino il mondo cinematografico (documentari a parte) è stato molto avaro.
Italiani e tedeschi hanno trovato buoni motivi per produrre qualche pellicola: noi perché si tratta del fatto più tragico ed importante della guerra
combattuta sul nostro territorio; i tedeschi per fare quasi un vanto del rispetto delle opere d’arte e della tenacia dei loro combattenti.
Hollywood invece, con la sua sterminata filmografia sulla Seconda Guerra Mondiale, ha dedicato una sola pellicola al Monastero; anche se
esistono dei film "made" in USA che furono ambientati sul fronte italiano ed alcuni di questi sono arrivati a trattare di accadimenti e
luoghi vicini al periodo che ci interessa (S. Pietro Infine, il Volturno, Anzio e la presa di Roma).
Possibile che tra centinaia di pellicole prodotte, solo una sia stata ambientata sulla linea Gustav?
Produzioni miliardarie, nomi altisonanti del mondo cinematografico statunitense, "cast" da capogiro (pensate solo al film "Il giorno più lungo"
dedicato allo sbarco in Normandia), sono stati mobilitati per celebrare lo sforzo americano nel secondo conflitto mondiale.
L’Italia è stata considerata, anche in questo caso, "il ventre molle" dalla cinematografia internazionale?
Analizzando i fatti storici attinenti, forse si può ipotizzare il motivo di tale scarso interesse.
Si pensi alla tragedia della 36a divisione "Texas" prima a San Pietro Infine e poi sul fiume Rapido, agli attacchi della 34a divisione sul Monte
Castellone e, non ultimo, al bombardamento inutile dell'Abbazia di Montecassino.
Questi errori tattici, con le conseguenti perdite umane, fecero si che le forze armate statunitensi si "defilassero" dal fronte della Gustav e così,
in seguito, fecero anche i produttori cinematografici, che rivolsero le loro attenzioni a più entusiasmanti e patriottiche vittorie.
Anche i polacchi realizzarono un'opera cinematografica, con riprese effettuate direttamente sul campo di battaglia alla fine della guerra. Molti spezzoni di filmati in circolazione, di fonte polacca, sono tratti da questa pellicola, da cui proviene anche l'immagine usata per la copertina dell'edizione italiana del libro di J. Piekalkiewicz "Cassino – Anatomia della Battaglia".
Le pellicole
A seguire elenchiamo i titoli cinematografici, relativi alla battaglia di Cassino, di cui siamo a conoscenza e forniamo le informazioni per una'eventuale visione.
Mancano delle pellicole?
Se avete notizie dell'esistenza di qualche altra pellicola che in qualche modo possa essere correlata alla battaglia di Cassino e che non trovare elencata in questa pagina, siete pregati di segnalarla scrivendo a: webmaster@dalvolturnoacassino.it.
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La grande strada
Italia, 1946. Regia di Michal Waszynski.
Film di Michal Waszynski del 1946. Come soldato del Secondo Corpo polacco gu,idato dal generale Anders, e membro della troupe cinematografica dell'esercito polacco, Waszynski filma l'odissea dell'unità attraverso l'Asia, poi il Medio Oriente, la Palestina, l'Egitto fino alla battaglia di Montecassino e la liberazione d'Italia. Queste autentiche sequenze documentarie si ritrovano in questo lungometraggio montato da Waszynski in Italia nell'immediato dopoguerra e in cui compaiono Jadwiga Andrzejewska e Irena Anders, la moglie del generale, lei stessa. Questo è l'ultimo film della Polonia non comunista. È dedicato ai soldati del generale Wladyslaw Anders.
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Montecassino nel cerchio di fuoco
Italia, 1946. Regia di Arturo Gemmiti.
Io l’ho visto sempre trasmesso dalla RAI in tarda serata, non ho mai trovato il VHS/DVD in vendita. Il film usa la mano pesante nei riguardi dei tedeschi, e il guanto di velluto per gli Alleati. Per la scena del bombardamento del monastero usarono un modellino, forse il filmato originale della distruzione non era ancora disponibile in Italia.
Il film merita una successiva scheda di approfondimento a causa di alcune sfasature spazio/temporali che non capisco (come hanno fatto a girare delle scene nell’interno "intatto" del monastero quando nel 1946 era ancora una sola maceria?). Vedi la scheda del film...
Integrazione del 22/06/2023
Scheda (video) di chiarimento circa le cosiddette "sfasature spazio/temporali": https://www.youtube.com/watch?v=z0YSxDXhr9E.
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I diavoli verdi di Monte Cassino
"Die Grünen Teufel von Monte Cassino". Germania, 1953. Regia di Harald Reinl.
Anche qui la visione è possibile qualche volta in RAI. Di un VHS/DVD manco a parlarne se non nella versione tedesca (io possiedo il film in pellicola formato 8 mm in tedesco). Gli abitanti di Caprile e della zona vecchia di Roccasecca furono mobilitati come comparse per girare alcune scene. E’ la classica produzione tedesca del dopo guerra che tenta di rivalutare la Wehrmacht agli occhi, soprattutto, di se stessa. Belle scene di combattimento con pause sentimental/mielose.
Chissà cosa hanno pensato i reduci della 15a divisione di fanteria tedesca che, nella ricostruzione filmica, si sono visti "scippare" l'azione sul Rapido, contro la 36a divisione "Texas", a vantaggio dei paracadutisti. Vedi la scheda del film...
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I forzati della gloria
"The story of GI Joe". USA, 1945. Regia di William Wellman.
"The story of GI Joe" è un film che non sono mai riuscito a vedere, nonostante la pellicola sia stata regolarmente distribuita in Italia con il titolo di "I forzati della gloria". Sembra sparito nel nulla, non mi è mai capitato di vederlo in RAI né tantomeno di trovarlo in VHS/DVD. Venne addirittura presentato in un festival cinematografico di Venezia dove vinse pure un premio. La videocassetta è regolarmente apparsa sul mercato anglosassone. Il film fu girato completamente in studio negli USA.
Qualsiasi libro o trattato enciclopedico dedicato ai film di guerra ha sempre giudicato "The story of GI Joe" come
una pietra miliare. La critica cinematografica parla di questo film con toni entusiastici:
"Uno dei più toccanti film che la guerra abbia ispirato", "Una tragica ed eterna opera d’arte".
Leggete questi passi estratti dal libro LA GUERRA DI HOLLYWOOD.
Può darsi che il motivo della sparizione sia dovuto proprio agli errori commessi dagli Alleati. Il film vale un futuro approfondimento. La pellicola venne distribuita anche in Germania, ma i tedeschi trovarono un titolo più attinente. Vedi la scheda del film...
Nota. Qui finiscono le pellicole che trattano direttamente della battaglia di Cassino.
I prossimi titoli sono elencati in ordine cronologico inverso (il primo elencato è il più recente) e, in vario modo, hanno tutti qualche cosa a
che fare con il tema di cui trattiamo.
Giorni di guerra
"L'ennemi intime". Francia, 2007. Regia di Florent Emilio Siri.
Algeria, 1959. Mentre il conflitto tra l'esercito francese e i ribelli del Front de Libération Nationale si intensifica, il tenente Terrien viene assegnato al comando di una sezione dell'armata per combattere nella zona calda dei monti della Cabilia.
Segnaliamo questo film perché ad un certo punto della narrazione i due algerini, prigioniero e sorvegliante, uno del FLN e l'altro dell'esercito francese, scoprono di essere reduci della 7a divisione di fanteria Algerina (forse volevano dire 7éme RTA) e di avere combattuto entrambi sul Belvedere a Cassino. Vedi la scheda del film...
Si ringrazia Roberto Bandera per la segnalazione (22/08/2013).
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Rappresaglia
Italia, 1973. Regia di Gorge Pan Cosmotos.
Cooprodotto tra Italia e Francia, tratta, con grossolane pennellate, il delicato argomento delle Fosse Ardeatine. Chissà
perché gli uomini del battaglione di gendarmeria"Bozen", che subirono l’attentato, sono stati sostituiti da ferocissimi
SS? Molto probabilmente facevano più scena.
Il fatto che il regista sia lo stesso di "Rambo 2" la dice lunga sulla qualità dell’opera. Esiste il VHS.
Vedi la scheda del film...
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La brigata del diavolo
USA, 1968. Regia di Andrei V. McLaglen.
I reduci della First Special Service Force, a cui il film è dedicato, lo considerano una schifezza, per non dire
di peggio. In effetti, leggendo i testi dedicati a questo reparto, bastava un poco di verità in più e meno interpretazione
Hollywoodiana per fare un opera decisamente più drammatica e veritiera.
Ambientato sui monti della "Linea d’Inverno" alcune scene sono state girate in S. Elia Fiume Rapido, paese che in realtà fu
occupato dai francesi del C.E.F.. Le televisioni lo passano spesso e di sicuro esiste la videocassetta.
Vedi la scheda del film...
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Lo sbarco di Anzio
Italia, 1968. Regia di Duilio Coletti.
Nonostante il cast di tutto rispetto, poco o nulla si salva di questo film che risente molto della penuria di denaro e intelligenza investiti in esso. L’unica scena degna di nota è quella finale con i cecchini tedeschi nella terra di nessuno. Per fortuna non si vede in giro da tempo. Vedi la scheda del film...
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La battaglia dell'ultimo Panzer
Italia, 1968. Regia di Josè Luis Merino
Filmaccio italo/spagnolo ambientato dopo lo sbarco in Normandia. E cosa centra con Cassino direte Voi?
L'unico motivo è che il film, nella distribuzione in Germania, ha un altro titolo: "Monte-Cassino". Non so per quale motivo,
molto probabilmente si tratta di una furbizia della distribuzione per attirare il pubblico tedesco molto sensibile all’argomento.
In Germania si trova facilmente il VHS, ma a noi non importa.
Vedi la scheda del film...
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Dieci italiani per un tedesco
Italia, 1962. Regia di Filippo Walter Ratti e Lewis Stanly.
Nel marzo del 1944 dodici militari tedeschi muoiono in un attentato compiuto dai partigiani in via Rasella, a Roma. La rappresaglia attuata dal colonnello Kappler, con l'aiuto del questore di Roma Caruso, è terribile. Alcuni civili vengono catturati nel quartiere dell'agguato, si pesca poi tra i detenuti politici e anche tra i detenuti per reati comuni fino a compilare una lista di centoventi persone, destinate alla morte per rappresaglia che si consumerà nell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Vedi la scheda del film...
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L'oro di Roma
Italia, 1961. Regia di Carlo Lizzani.
Da un regista legato al vecchio Partito Comunista Italiano non ci si poteva aspettare altro. Il prodotto è comunque degno, ma risente molto dell’ideologia in cui si riconosceva la persona che lo ha realizzato. Vedi la scheda del film...
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La ciociara
Italia, 1960. Regia di Vittorio De Sica
Non c'è molto da dire, chi non l’ha visto alzi la mano. Ambientato tra la Ciociaria e la Pianura Pontina è l’unica pellicola che tratti lo scottante argomento delle "marocchinate". La meticolosità di De Sica arrivò al punto di girare le scene nei luoghi esatti in cui Moravia ambienta il romanzo omonimo basato sulle sue esperienze da sfollato in quelle zone (Monte San Biagio, Fondi, Vallecorsa, ecc). Vedi la scheda del film...
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Era notte a Roma
Italia, 1960. Regia di Roberto Rossellini
Il successo internazionale di Roma città aperta diede la possibilità a Rossellini di azzardare una produzione con un cast internazionale. Il clima del film rende bene l’aria che tirava in quel periodo. Vedi la scheda del film...
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All'inferno e ritorno
USA, 1955. Regia di Jessie Hibbs.
Tratto dall’omonimo e famoso romanzo autobiografico di Audie Murphy, che nel film interpreta se stesso. E’ la storia del fante americano più decorato di tutti i tempi. Si parte dall’Africa per arrivare sul Volturno ed Anzio con scene di combattimento niente male. Tutto girato negli USA. Trasmesso qualche volta in tv, non so nulla di una eventuale VHS. Vedi la scheda del film...
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Stringimi forte tra le tue braccia
"Force of arms". USA, 1951. Regia di Michael Curtiz
Polpettone sentimental-guerriero con belle scene di combattimento che, se pure girate su set americani, hanno un’ambientazione
italiana abbastanza fedele. E’ la storia di un ufficiale della 36a divisione "Texas" nella Campagna d’Italia durante i combattimenti
sulla Linea d’Inverno e San Pietro Infine.
Il film è stato trasmesso da Rete 4.
Vedi la scheda del film...
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L'isola di corallo
"Key Largo". USA, 1948. Regia di John Huston.
L’unico motivo per il quale citiamo questa pellicola risiede in una breve frase detta da Bogart quando gli chiedono dove aveva
fatto la guerra: "Ero in Italia, su una collina vi era un monastero.".
Questo è tutto, oltre al fatto che il regista (Huston) è famoso anche per essere l'autore del filmato sulla battaglia di
San Pietro Infine.
Vedi la scheda del film...
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La vita ricomincia
Italia, 1946. Regia di Mario Mattioli.
Vi è un unico, ma giustificato motivo per trattare questo film.
Il reduce che torna a Roma sbarcando a Napoli passa per Cassino, e visto che il film è del 1945, si sofferma a guardare inorridito quello che rimane
della città. Una decina di minuti di scene che valgono il film, il resto è ordinaria amministrazione.
Trasmesso qualche volta in tv, il VHS è di facile reperibilità.
In una futura più approfondita scheda descriveremo meglio i luoghi della pellicola e vedremo molti altri frame del film.
Vedi la scheda
e il video del film.
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Roma città aperta
Italia, 1945. Regia di Roberto Rossellini.
Non poteva mancare; è il modo di trattare la storia vedendola "dal basso". Reperibile ovunque. Vedi la scheda del film...
Nel caso in cui il testo derivi sempicemente dall'esposizione, con o senza traduzione, di documenti/memorie al solo fine di una migliore e più completa fruizione, la definizione Autore si leggerà A cura di.
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