Esperia, 16 maggio 1944: era un caduto tedesco o americano? Dalla relazione di un ufficiale americano...
Data: 23/09/2021Autore: ALBERTO TURINETTI DI PRIEROCategorie: Ricerche

ESPERIA, 16 MAGGIO 1944: ERA UN CADUTO TEDESCO O AMERICANO? DALLA RELAZIONE DI UN UFFICIALE AMERICANO...

Questa breve nota è dedicata solo allo scontro, avvenuto sulla strada fra Ausonia ed Esperia il 16 maggio 1944, tra un plotone di carri Sherman del 755th Tank Battalion americano ed alcuni pezzi controcarro tedeschi, anche perché, come vedremo fra poco, contiene una rivelazione sconcertante. [1]

La descrizione di questo tragico avvenimento, taciuto nelle fonti francesi, è contenuta in una relazionepresentata dall’allora maggiore Claude H. Hinson, preparata per un Advanced Infantry Officers Course, tenutosi alla scuola di fanteria di Fort Benning, nell’anno accademico 1948-1949.
Il maggiore Hinson si era avvalso di una valida bibliografia, dei diari originali del 755th Tank Battalion relativi ai mesi da febbraio a maggio 1944, ma soprattutto della testimonianza dell’allora comandante del battaglione, tenente colonnello Clyde L. Lane, e della relazione del capitano Milton Pullman, scritta il 28 novembre 1944. [2]

Quel 16 maggio 1944 era una calda giornata di sole, quando verso le 8,30 del mattino il plotone di cinque carri Sherman comandato dal tenente Pullman, stava avanzando verso Esperia proveniente da Ausonia.
Il tenente era sul terzo carro e tutto sembrava tranquillo, tanto più che al servizio informazioni del posto di comando del colonnello francese de Lambilly, dal quale dipendeva il 755th Tank Battalion americano, era giunta notizia che i tedeschi avevano abbandonato la cittadina durante la notte. [3]

La compagnia "B" del battaglione corazzato americano aveva avuto l’ordine di mettersi in testa alla lunga colonna di carri e veicoli americani e francesi e di procedere senza esitazione verso Esperia. La compagnia "B", quella comandata dal tenente Pullman, era all’avanguardia e l’unica precauzione era stata quella di distanziare i carri di circa novanta metri uno all’altro.

Fino a quel momento non si era incontrata alcuna resistenza nemica ma, appena dopo aver superato l’incrocio per Torricelli e San Giorgio a Liri, all’improvviso si scatenò un inferno di fuoco proveniente dal lato destro della strada.
Quattro cannoni anticarro tedeschi, trincerati nel terreno e perfettamente mimetizzati, avevano lasciato passare quattro dei cinque carri e poi avevano aperto il fuoco colpendo uno dopo l’altro i primi quattro mezzi. Il quinto fece in tempo a nascondersi dietro la scarpata della strada. [4]
L’unico superstite tra i membri degli equipaggi fu il tenente Pullman che riuscì a raggiungere il quinto carro e mettersi in contatto radio con il capitano Thorpe, comandante della compagnia, che, con i resti dei mezzi a disposizione e una compagnia di Tank Destroyers francesi venne avanti e prese sotto il fuoco dei cannoni la zona da dove erano partiti i colpi provocando pesanti perdite fra la fanteria tedesca in agguato e il ritiro dei pezzi anticarro.

Nel testo del maggiore Hinson però è contenuta una notizia che desta sorpresa.
In quei giorni l’avanzata francese era seguita da un giornalista, Willy Lang, e da un fotografo, George Silk, entrambi americani ed entrambi corrispondenti della famosissima rivista "LIFE" e, per inciso, dotati di un gran fegato per seguire così da vicino i combattimenti.
Ne saltarono fuori due articoli corredati da servizi fotografici eccezionali dedicati alle truppe franco-nordafricane ed ai carristi e artiglieri americani, dalla zona di Castelforte fino al paese di Monticelli, una frazione di Esperia.

A pagina 19 della sua nota il maggiore Hinson scrive:

Life magazine, 29 May 1944, carries a picture in color of Lt. Pullman’s driver as a dead German“

La fotografia è notissima.

Si vede chiaramente il corpo del caduto a terra, davanti ad un carro Sherman, con il braccio sinistro - come afferma la didascalia - staccato dal corpo.
E’ molto verosimile che per motivi di propaganda il giornale abbia affermato che si trattasse di un caduto tedesco e non del conducente del carro del tenente Pullman, ma qui si riscontra un errore.
Il numero di "LIFE" citato dal maggiore Hinson infatti, quello del 29 maggio 1944, contiene un lungo articolo scritto da Willy Lang dal titolo Big Charley’s Men - "Gli uomini del grande Charles" che era poi il generale de Gaulle - con fotografie in bianco e nero di George Silk che ritraggono diverse vedute dei Francesi a Castelforte e una serie di soldati americani che dormono sdraiati in buche scavate in terra per proteggersi da eventuali schegge di granate nemiche.
Non c’è però traccia della foto a colori.
Invece a pagina 55 del numero del 14 agosto 1944, la rivista “LIFE” dedica un lunghissimo servizio dal titolo The fall of Esperia con le famose foto a colori scattate da George Silk.
Fra di esse quella del soldato caduto con la didascalia che afferma: U.S. Tank paused by body of a German with his left arm blown off - “Il carro americano si è fermato davanti al corpo di un tedesco con il braccio sinistro amputato”.

Tedesco o Americano?

Triste immagine comunque; come quella del soldato algerino con il suo mulo uccisi dalla stessa granata, come quelle dei feriti soccorsi dal cappellano padre Baudoin, che cadrà pochi giorni dopo, quelle dei prigionieri tedeschi dall’aria stravolta e sbalordita di trovarsi ancora in vita o quelle delle carcasse dei carri americani e dei cimiteri di guerra tedeschi e francesi.
Tante realistiche fotografie delle brutture della guerra, dove la presenza delle volontarie francesi, riprese sorridenti ed eternate anche dalla rivista “LIFE”, sembra voler auspicare tempi migliori per tutti, ma non riesce a cancellare l’atmosfera tragica che grava sul campo di battaglia e che, tedesco o americano sia il caduto, traspare dalle pagine del servizio. [5]

In conclusione, sarà bene ricordare che nel periodo considerato, ovvero dal 11 al 20 maggio 1944, le perdite del battaglione furono di 51 uomini. I carri persi furono 19, colpiti dai cannoni controcarro, saltati sulle mine o precipitati nei burroni lungo le difficili strade.

Note

  1. ^ Il 755th Tank Battalion era stato attivato a Camp Bowie, in Texas, nel maggio 1941. Era sbarcato in Gran Bretagna nell’agosto 1942 e quindi inviato in Nordafrica nel gennaio 1943. Sbarcato in Italia era stato assegnato alla 45a divisione di fanteria americana, ma il 3 gennaio 1944 era stato trasferito al Corps Expéditionnaire Français fino al 24 febbraio 1944 quando fu inviato a sostituire il 80th British Tank Battalion nella testa di ponte sul Garigliano, vicino a Castelforte, Il 9 aprile 1944 fu rimesso agli ordini del Corpo di Spedizione Francese, in appoggio alla 3e Division d’Infanterie Algérienne con la quale prese parte alla cattura di Castelforte. Il battaglione era strutturato su una compagnia comando (Headquarter) con un plotone mortai su semicingolati, una compagnia Servizi, tre compagnie (A, B, C) con 17 carri Sherman ciascuna su tre plotoni di cinque carri, una compagnia (D) con 17 carri Stuart, un plotone di cannoni semoventi M4 o M4 A3 da 105 mm. In totale 74 mezzi.
  2. ^ Major Claude R. Hinson, 755TH TANK BATTALION SUPPORTING THE 3D ALGERIAN INFANTRY DIVISION OF THE FRENCH EXPEDITIONARY CORPS DURING THE ADVANCE TO ROME 11-20 MAY 1944 (Personal Experience of a Tank Battalion Operations Officer), Advanced Infantry Officers Course 1948-1949, Fort Benning, Georgia.
  3. ^ Nell’avanzata verso Esperia, il battaglione americano era stato assegnato al Groupement blindé de Lambilly, composto, oltre che dal 755th, dal 4e Régiment de Spahis Marocains e da due squadroni del 7e Régiment Chasseurs d’Afrique, agli ordini del colonnello Charles de Lambilly, comandante del 4e R.S.M., che cadde colpito da una granata il 19 maggio 1944 nei pressi di Monticelli, frazione di Esperia.
  4. ^ "Il Groupement de Lambilly è stato arrestato a circa 3 chilometri ad est di Torricelli da tiri di armi ben protette e giudiziosamente disposte. Il nemico dispone di armi controcarro efficaci.” Cfr. Georges Boulle, Le Corps Expéditionnaire Français en Italie (1943-1944), Service Historique de l’Armée, Paris, 1973, pag. 93.
  5. ^ La maggior parte delle immagini riprese dal fotografo George Silk nel maggio 1944 nella zona di Esperia è disponibile sul sito www.dalvolturnoacassino.it.

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Collegamenti

  • LIFE, 14 agosto 1944, The fall of Esperia.
  • Nel caso in cui il testo derivi sempicemente dall'esposizione, con o senza traduzione, di documenti/memorie al solo fine di una migliore e più completa fruizione, la definizione Autore si leggerà A cura di.