INFORMAZIONE NEL 1944
Data: 19-02-2001Autore: VARICategorie: SpigolatureTag: stampa

INFORMAZIONE NEL 1944

Un quotidiano del 12 febbraio 1944

Testo dell'articolo principale:

Roma 12 febbraio.

Dure lotte si sono svolte anche ieri alla testa di ponte di Nettuno come sul fronte appenninico.
(.) Sul fronte meridionale gli alleati continuano a sferrare potenti attacchi contro Cassino e in particolare contro il lato nord-occidentale della città. Le artiglierie di grosso calibro sono intervenute nella lotta da ambo le parti. Secondo le ultime notizie durante la notte di venerdì le truppe nemiche sono riuscite nuovamente a penetrare nella parte settentrionale di Cassino, dove tuttora continua la lotta. Gli alleati hanno rinnovato gli attacchi contro Castelforte, ma sono stati respinti.
La propaganda nemica ha insistito stamane nella menzognera affermazione che i tedeschi hanno trasformato la Abbazia di Montecassino in un centro fortificato. La Reuter cerca di mascherare l'insuccesso degli attacchi alleati nella zona di Cassino sostenendo che essa è difesa dalle mitragliatrici piazzate fra i muri dell'Abbazia, mitragliatrici che avrebbero aperto il fuoco sulle fanterie americane, mentre l'artiglieria alleata non avrebbe potuto intervenire per non colpire la monumentale e storica opera d'arte.
La realtà è che il nemico teme di assumere una tremenda responsabilità distruggendo uno dei più insigni monumenti della Cristianità e ancora una volta tenta, con la menzogna, di fare ricadere la colpa sui tedeschi.

Testo dell'articolo di spalla a destra:

Lisbona, 12 febbraio.

Il noto commentatore nemico Pertinax, occupandosi, al microfono di una emittente di oltre Manica, del caos venutosi a delineare nell'Italia meridionale, ha detto fra l'altro: « E' sommamente deplorevole la mancanza di collaborazione con i « liberatori » di cui danno prova gli italiani nell'Italia meridionale ». E ancora: « Il conte Sforza, rientrato nel territorio nazionale, non ha potuto fare a meno di denunziare il fatto, ma egli non è stato secondato nei suoi sforzi ». E infine: « A giudicare dalle voci correnti, Vittorio Emanuale deve aver disgustato i militari americani che hanno rapporti con lui ».

STAMPA SERA del 19-20 maggio 1944

Testo dell'articolo principale:

Fronte italiano, venerdì sera.

L'offensiva nemica continua a svilupparsi violenta nel settore compreso tra il Mar Tirreno e la zona a nord-ovest di Cassino. Il piano del Comando angloamericano di sfondare il sistema difensivo tedesco può considerarsi fallito. Tutte le affermazioni della propaganda nemica circa pretesi sfondamenti della linea « Adolfo Hitler » sono pure invenzioni. In nessuna zona del fronte italiano esiste, infatti, un sistema di fortificazioni che porti questo nome. Gli anglosassoni si valgono di nomi inventati di sana pianta per convalidare inesistenti successi. Non possono infatti considerarsi tali le infiltrazioni realizzate dagli attaccanti a nord di Formia. In questa zona il monte Petrella è rimasto saldamente in mano germanica e funge da base di appoggio per le contromisure prese dal Comando germanico al fine di eliminare le infiltrazioni, ormai circoscritte. Gli arretramenti nei settori di Itri, Esperia e Cassino sono secondari e determinati dalla necessità di mantenere intatta la capacità reattiva della linea di difesa. Le unità germaniche si sono attestate sulle nuove posizioni in perfetto ordine e con tutti i mezzi ed i materiali.
(.)
Intanto i corrispondenti nemici dal fronte italiano, dopo aver affermato tante volte che la « Linea Gustav » era rotta, sbrecciata e distrutta, si accorgono ora che una linea vera e propria non è mai esistita.

Il corrispondente del Daily Mail scrive: « Dunque questa è la « Linea Gustav »: non ci sono fortificazioni massicce né città sotterranee sul modello della « Maginot ». I suoi punti culominanti sono costituiti da buche nel terreno, grandi abbastanza per contenere un uomo rattrappito. Un posto di osservazione è potentemente costruito sotto mle radici di un albero, con una postazione di mitragliatrici costruita in pietra, in un passaggio fra le rovine di una casa crollata, ma ben piazzata, in modo da controllare le strade di campagna provenienti dal Liri, dal Rapido e dal Garigliano ». Il giornalista continua su questo tono per constatare che gli attaccanti si trovano di fronte ad un sistema difensivo di nuovo genere scaglionato in profondità, che sfrutta tutte le risorse del terreno.

L'inviato di una radio nemica così si esprime: « Il fatto che siano stati necessari cinque giorni di dura battaglia contro una serie di posizioni formidabili, per una profondità di circa otto chilometri, per portare l'attacco su un'altra serie di non meno formidabili difese dà il senso esatto dell'ampiezza dell'offensiva in corso. Nella valle del Liri i tedeschi gettano nella mischia nuove forze, opponendo accanita resistenza alle truppe britanniche ».

Il Daily Herald, a sua volta scrive: « Le forze di Kesselring manovrano abilmente, combattendo con una tenacia degna di miglior causa. Le nostre perdite non sono leggere. Può darsi che il nemico porti, ora, al fronte ancor più potenti riserve ».

E, infine una significativa constatazione è quella del New York Herald Tribune: « Un aspetto interessante - dice il giornale americano - dell'esercito alleato in Italia è la sua svariatissima composizione. Esso comprende polacchi, americani, inglesi, neozelandesi, australiani, indiani, marocchini, francesi e perfino i partigiani jugoslavi ». Come si vede, di badogliani non se ne parla.

LA GAZZETTA DI VENEZIA del 26-27 maggio 1944.

Testo dell'articolo di spalla a sinistra:

Berlino, 26 maggio.

Dal Quartier Generale del Fuerer il Comando Supremo delle Forze Armate comunica:
« Nel settore di Cisterna poderose formazioni corrazzate nemiche si sono spinte verso nord. In tal modo gli aspri combattimenti si sono spostati nella regione a sud e a est di Velletri ».
(.)
« Ad est del Liri l'avversario ha proseguito i suoi attacchi con poderose forze contro il settore del Melfa. Dopo alterni combattimenti, nei quali sono stati distrutti 43 carri armati nemici, esso risciva a prender piede sulla riva settentrionale del fiume. Anche qui la battaglia prosegue con immutata violenza ».
(.)
« Negli aspri combattimenti difensivi delle ultime settimane un gruppo di combattimento al comando del colonnello Bode si è distinto per particolare valore ».

Testo dell'articolo a seguire:

Dopo quindici giorni di durissimi combattimenti, il Comando germanico ha fatto assumere alle proprie Divisioni un nuovo schieramento. La manovra che è in corso di svolgimento, ha lasciato libero transito in alcune zone della costa tra Terracina e Anzio, consentendo il congiungimento tra le forze già dislocate nella testa di ponte e quelle operanti da sud. Questa notte infatti, secondo quanto comunica il generale Alexander, sulla strada litoranea a poca distanza dalla laguna di Fogliano, è avvenuto l'incontro di pattuglie avanzate della V Armata con reparti della testa di sbarco.
(.)
Le ultime notizie informano che combattimenti di estrema violenza sono in corso sul fiume Melfa, da un lato, e negli immediati dintorni di Cisterna dall'altro.

Nel caso in cui il testo derivi sempicemente dall'esposizione, con o senza traduzione, di documenti/memorie al solo fine di una migliore e più completa fruizione, la definizione Autore si leggerà A cura di.

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